Palermo

Smantellata centrale dello spaccio a Brancaccio: arresti, denunce e sequestri

Una vera e propria centrale dello spaccio nel cuore del quartiere Brancaccio di Palermo, scoperta e smantellata dalla polizia. La scoperta all’interno di un grande edificio in cui insistono le abitazioni riconducibili ad un nucleo familiare costituito da tre fratelli. Dopo le perquisizioni, gli agenti hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di uno dei fratelli ed alla denuncia a piede libero degli altri due. Sono state, invece, sottoposte a sequestro 58 dosi di crack (del peso complessivo di 12,1 grammi), 12 dosi di cocaina (del peso complessivo di 4,6 grammi), 7 dosi di hashish (del peso complessivo di 5,1 grammi), nonché vario materiale utilizzato per la produzione ed il confezionamento della sostanza stupefacente. Sequestrati anche 18.796 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

In particolare, il personale della squadra investigativa del Commissariato “Brancaccio”, a conclusione di una specifica indagine, coadiuvato da unità cinofile antidroga, si è recato presso un edificio di una via del popoloso quartiere palermitano: “in quanto – spiegano dalla Questura – si era appurato che in quel luogo vi era un continuo via vai di assuntori di sostanza stupefacente, in contatto con il nucleo di congiunti, questi ultimi gravati da precedenti di polizia per reati specifici ed in questo caso sospettati di avere ripreso le precedenti attività delinquenziali”.

Nel corso dei servizi di osservazione effettuati, gli agenti sono giunti alla conclusione che presso due abitazioni nella disponibilità dei fratelli potesse essere occultata droga destinata alla vendita, così come peraltro all’interno di un box facente parte dello stesso stabile. I poliziotti hanno fatto accesso nell’immobile ed hanno proceduto a tre perquisizioni rinvenendo la droga. Uno dei fratelli è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio, di sostanza stupefacente, mentre i due congiunti sono stati deferiti in stato di libertà per lo stesso reato. Il provvedimento di arresto è stato convalidato, così come il sequestro della somma di denaro. Tutti e tre i congiunti rimangono, allo stato, indagati e sono in corso ulteriori indagini per risalire ai loro fornitori.

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