Cronaca

Silvio Terzo il consigliere “silenzioso”: “Se Arcidiacono chiama in Giunta dico sì. Il mio impegno per le frazioni”

Silvio Terzo, “nomen omen”. Già, perché il consigliere comunale di Monreale è stato eletto per il terzo mandato consecutivo. Il consigliere “silenzioso”, una vita nell’Arma dei Carabinieri, ha stabilito il record di voti ottenuti da quando ha deciso di scendere in campo in politica, all’epoca della prima volta da sindaco di Piero Capizzi. “E’ stato lui a convincermi a candidarmi – racconta Terzo – e scommettere su di me. La prima candidatura io la definisco quella dell’incosciente. Ho fatto una campagna elettorale un po’, come dire, dietro le quinte. Eppure sono stato premiato dagli elettori e ho fatto il mio primo ingresso in consiglio comunale“. Durante il suo primo mandato, Terzo ha mantenuto una promessa fatta: mettersi al servizio non solo del territorio, ma delle persone che hanno più difficoltà. E il settore dei servizi sociali, in particolare, è proprio il suo mondo: “Ho cominciato il mio lavoro con un unico scopo: dare risposta alle persone e portare benefici nella città che amo, Monreale. Ma ho sempre lavorato in maniera discreta, quasi riservata”.

Cinque anni fa, il passaggio con Alberto Arcidiacono. “Mi piace citare una frase di Albert Einstein che diceva: “La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario” – racconta Terzo – Il passaggio con Arcidiacono è arrivato nel momento perfetto in cui doveva arrivare. Ho avuto modo di conoscere Arcidiacono meglio e posso dire che è un vero padre di famiglia, sempre presente e che sa ascoltare i “figli” consiglieri, rispondendo a tutti. Monreale aveva la necessità di avere una persona come lui. Io, ci tengo a specificarlo, ho mantenuto il rapporto personale con tutti, ma le idee politiche sono un’altra cosa”. Ora arriva il terzo mandato, con un risultato strabiliante e voti più che raddoppiati (quasi triplicati), rispetto alle scorse elezioni. Numeri che candidano Terzo a un ruolo in giunta come assessore: “Avrei potuto fare l’assessore già ai tempi di Piero Capizzi, ma ho preferito rinunciare perché all’ex sindaco spiegavo che per il bene di Monreale forse sarebbe stato il caso di nominare assessori tecnici. E io non mi reputavo un tecnico. Piero non mi ascoltò, ma questa è un’altra storia. A quei tempi l’obiettivo era il rilancio della macchina amministrativa. E questo rilancio andava fatto con tecnici e non con politici”.

Ma Terzo, com’è nel suo stile, è sempre un passo dietro: “Alla viglia di queste elezioni, ho chiesto al mio gruppo se ci fosse qualcuno che voleva subentrare al mio posto. Tutti hanno indicato me e mi sono lanciato di nuovo in questa avventura. Non mi aspettavo un riconoscimento simile da parte della gente. Sono davvero contento”. Il suo segreto? “Cose semplici, in realtà – dice – lealtà e correttezza in primis. E poi tanto impegno, cercando di aiutare soprattutto le persone in difficoltà”. Non tollera gli sprechi di denaro pubblico, tanto che ha le idee chiare su alcuni argomenti: “Non mi piace vedere storture. I soldi pubblici vanno sempre utilizzati nel migliore dei modi”. Pronto dunque a fare il salto da consigliere ad assessore: “Se Arcidiacono me lo chiedesse, accetterei – dice – Questi prossimi 5 anni dell’amministrazione Arcidiacono saranno quelli più complessi. Ci sono tantissime cose in cantiere che devono essere portate a termine, penso alla questione strade, alla piscina, alla miglioria degli asili nido e tantissime iniziative. Io ho i numeri per fare l’assessore. In tutti i sensi. Mi piacerebbe che le persone che mi hanno sostenuto possano vedermi in questo ruolo. Se mi spetta e me lo proporranno dirò di sì”. E il suo primo impegno? “Farò una riunione mensile con i cittadini delle varie frazioni per ascoltare le loro richieste e difficoltà. E poi mi impegnerò affinché a San Martino delle Scale, almeno d’estate, possa esserci un punto fisso del 118″.

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