Felicità… a mille. Tanta quanta il numero dei voti che Salvo Giangreco è riuscito a conquistare. Lui è il secondo degli eletti a Monreale, dopo la “corazzata” Marco Intravaia (LEGGI QUI). E forse, superare quel numero, quel mille, non se lo aspettava nemmeno lui: “In questi mesi con il sindaco Arcidiacono abbiamo lavorato in questa campagna elettorale e ci aspettavamo un bel risultato, ma non certo di questa portata”, dice Giangreco. Il segreto per Giangreco è solo uno: “In questi cinque anni abbiamo sempre lavorato al servizio dei cittadini, tutti i giorni e h24”. Certo, i risultati delle amministrative non sono stati in linea con quelli precedenti: “Ovvio che i numeri ottenuti dai consiglieri non sono paragonabili a quelli di 5 anni fa, solo per fare un esempio – dice Giangreco – Se pensiamo, poi, che i candidati erano meno, vediamo come la portata dei numeri ottenuti dai singoli consiglieri sia enorme. L’impatto di Marco Intravaia nella campagna elettorale è stato devastante, intendo in senso positivo. Ma i numeri ottenuti ci riempiono di orgoglio”.
Giangreco racconta la scelta di candidarsi: “Se devo essere sincero, il ruolo che mi ha affidato Arcidiacono in questi 5 anni è stato bello e anche autorevole per certi versi – dice – ma essere un consigliere eletto è tutta un’altra cosa. E’ davvero speciale”. Giangreco cinque anni fa si era candidato, “ma fu una cosa fatta all’ultimo e non feci nemmeno campagna elettorale”, racconta. Poi la decisione di mettersi in gioco… sul serio. “Eravamo certi con Alberto che le cose sarebbero andate in maniera diversa stavolta – dice – mi aspettavo numeri alti, ma superare quota mille mi fa quasi commuovere”. Giangreco si sente un consigliere del popolo, “perché alla fine è il popolo che mi ha votato e permesso la mia elezione. Ho un ruolo importante e non deluderò le aspettative“. Lui è uno dei papabili per diventare assessore, “ma per ora non ci penso. Entrerò in aula consiliare con il mio ruolo e vedremo che accadrà. A chi dedico questa vittoria? Alla mia famiglia, a mio padre e alla mia compagna Virginia”.