La stagione calcistica si sta avviando lentamente verso il termine e mentre in Serie A è ormai palese che il verdetto principale vedrà un successo dell’Inter, in Serie B gli esiti del campionato non sono ancora decisi del tutto. Il Parma guida la classifica, ma tante altre squadre sono in lotta sia per il secondo posto sia per l’accesso ai playoff. Tra queste spicca il Palermo, che nel corso della sua storia ha trionfato per 5 volte nella cadetteria. Raggiungere i ducali è oggi impossibile, ma le cifre delle scommesse sulla Serie B lasciano intendere che i siciliani possono aspirare tranquillamente alla promozione. I rosanero mancano in Serie A dal 2017.
La prima grande soddisfazione ottenuta dal Palermo sul rettangolo verde risale ormai a quasi un secolo fa. All’alba della stagione 1931/1932 il nuovo presidente fu individuato nel costruttore stradale Francesco Paolo Barresi, che si occupò di realizzare lo Stadio del Littorio nel Parco della Favorita, impiegato a partire dalla 17ª giornata di campionato. Allora il Palermo militava in Serie B e si trattava della seconda esperienza in seconda divisione. I siciliani riuscirono a concludere l’annata registrando il miglior attacco di tutti con 80 goal all’attivo. Fu la volta della prima promozione in Serie A, che mise tutti d’accordo data la netta supremazia dimostrata nel corso dell’intera stagione. Non si trattò comunque di un risultato a sorpresa: l’anno precedente il Palermo era arrivato al terzo posto e rinforzò l’organico proprio per alzare l’asticella.
Nel 1936 i rosanero retrocessero di nuovo in B. Per vedere un secondo successo nella cadetteria è stato necessario attendere fino al 1948, quando i siciliani dominarono la classifica con 46 punti. Il Palermo conseguì il maggior numero di vittorie e il minor numero di ko in campionato, portando in dote il secondo miglior attacco con 66 reti e la miglior difesa, che aveva incassato in tutto 30 goal. Si trattò indubbiamente di una stagione particolare. Al termine l’allora Presidente del Governo regionale di Sicilia, vale a dire l’onorevole Alessi, annunciò persino di aver messo a disposizione una somma ingente per ampliare lo stadio della città. Anche il Comune diede il suo contributo, segno che il Palermo stava diventando sempre più importante e popolare.
Nel 1968 il Palermo ha effettuato la preparazione in Toscana per preparare la quinta stagione di fila nella cadetteria. Guidata da Carmelo Di Bella, quella squadra non aveva grandissime ambizioni dopo aver chiuso al nono posto il campionato precedente. Alla fine, invece, il Palermo superò tutte le aspettative totalizzando 52 punti con il maggior numero di successi e il minore di sconfitte. La difesa subì appena 23 goal. La promozione in A arrivò dunque con 2 giornate di anticipo. Meno fortunata l’esperienza in Coppa Italia, con l’eliminazione dei rosanero che sopraggiunse già al secondo turno, per mano del Catanzaro.
Quasi 40 anni dopo, nel 2004, fu Maurizio Zamparini a riportare il Palermo in Serie A, dove la formazione sicula mancava dal 1973. L’entusiasmo salì alle stelle, tanto che si superò abbondantemente la soglia dei 12.000 abbonati per la stagione successiva. Furono Silvio Baldini e Francesco Guidolin ad allenare i rosanero poi trionfatori nella cadetteria. Anche quella volta la promozione aritmetica arrivò con un paio di giornate in anticipo, in virtù della vittoria interna sulla Triestina per 3-1. In Coppa Italia, invece, il cammino si fermò agli ottavi di finale con una doppia sconfitta contro la Roma. Tra i membri della rosa di quell’anno c’era anche Fabio Grosso, giunto da Perugia nel corso del mercato invernale. Zamparini è scomparso nel 2022 dopo aver già lasciato la presidenza del Palermo, ma l’impresa del 2004 rimane una delle più memorabili della storia rosanero e porta anche la sua firma.
L’ultima vittoria del Palermo in Serie B risale al 2014. I rosanero riuscirono a garantirsi il primo posto addirittura con 5 turni di anticipo, siglando un record di 86 punti. Nel complesso la società si aggiudicò 4 premi: il Palermo fu indicato come miglior squadra e Giorgio Perinetti come il miglior direttore sportivo della cadetteria, mentre Ezequiel Muñoz fu inserito nella top 11 e Roberto Vitiello vinse il premio speciale “Memorial Vincenzo Bellavista”. Anche quella volta il Palermo registrò il maggior numero di vittorie (25) e il minor numero di sconfitte. I goal realizzati furono 62 e la difesa fu la migliore della cadetteria con 28 reti al passivo. Al termine della stagione Giorgio Perinetti lasciò il posto a Franco Ceravolo.