Chi l’ha detto che il gaming e l’arte sono due mondi lontani? Niente di più falso. Basta guardare ai titoli di maggiore successo dell’ultimo periodo per scoprire un universo di ispirazioni e di rimandi.
Dante Alighieri, Murubutu e Diablo IV. Un poeta (il più grandi di tutti della nostra letteratura), un rapper, un videogioco. Tre nomi che, apparentemente, non hanno niente in comune. Tre nomi che invece fanno riferimento alla stessa cosa.
Partiamo da questa strana associazione per parlarvi del legame tra arte e mondo del gaming, un rapporto che alla luce delle nuove tecnologie appare rinnovato, dinamico, volto al futuro. Lo dimostra bene il caso di Diablo IV, videogioco pubblicato lo scorso anno da Blizzard Entertainment e disponibile ovunque (PlayStation, Xbox, Windows). Si tratta del quarto capitolo della serie, l’ennesima tappa di un successo di pubblico senza precedenti. Proprio per celebrare questo nuovo traguardo, in Italia è stato pubblicato un volume esclusivo dove la storia del videogioco viene raccontata come se fosse la Divina Commedia. Il nome è appunto “Diabolica Commedia” e a occuparsi della stesura è proprio Murubutu, noto soprattutto come rapper ma anche professore di filosofia, che con il suo album Infernum aveva già esplorato il mondo dantesco.
Il volume è ricco di immagini, disegni e illustrazioni a firma Marco Matarese, artista attivo nel campo dei tattoo che si ispira soprattutto a Gustave Doré, lo storico illustratore della Divina Commedia dll’Ottocento. Ma è sempre lo stesso Diablo IV che, stavolta in Spagna, ha ispirato la realizzazione di un dipinto ispirato a quello del pittore Hieronymus Bosch.
Insomma, videogiochi e arte si uniscono, si intrecciano, si confondono. E si ispirano a vicenda. Come dimostra il caso di Da Vinci Diamonds, una delle slot online più popolari di questo catalogo, che rappresenta un vero e proprio fenomeno del momento per quanto riguarda l’universo dei casinò online. Questo connubio tra l’estetica raffinata dell’arte rinascimentale e l’innovativa tecnologia delle slot machine online si manifesta anche in altri titoli come Van Gogh, Return to Paris, Picasslot e altri titoli tematici.
Il mondo dei pittori, come nel caso di Van Gogh, le stanze dei musei, ad esempio il Louvre, entrano nei giochi e nelle slot per permettere al giocatore di fare un salto in un ambiente diverso, lontano nel tempo o magari nello spazio. Guardando di nuovo al mondo del gaming, gli omaggi e le ispirazioni all’arte non finiscono di certo qui: c’è Journey, della software house ThatGameCompany, per il cui design visivo l’artista Matt Nava ha preso spunto dall’artista “Il viandante sul mare di nebbia”, di Caspar David Friedrich, oppure The Legend of Zelda, gioco della Nintendo che offre spazi ispirati all’arte giapponese Ukiyo-e.
Insomma, l’arte agisce in maniera sempre più forte sui videogame e il suo ruolo non è solamente estetico, di bellezza, di aspetto. È qualcosa di più profondo, che arricchisce l’esperienza stessa del giocatore.