Grande successo per la ceramica artistica siciliana alla Borsa Internazionale del turismo di Milano (ne parlavamo in questo articolo). Tra i pezzi che hanno riscontrato l’interesse e lo stupore dei visitatori meritando un riconosciuto successo vi sono certamente il Re e la Regina del maestro Nicolò Giuliano, manufatti di pregio dalle dimensioni di 56 centimetri realizzati con la tecnica della maiolica a granfuoco, modellati e pitturati a mano che custodiscono una vera e propria originalità e unicità.
Le opere siciliane uniche nel loro genere, con le loro forme e i loro colori, sono state esposte su dei supporti specchiati, che hanno attratto moltissimi visitatori che si sono soffermati per ammirare e fotografare questa esposizione come in un vero e proprio museo, composto da alcuni pezzi esclusivi provenienti da collezioni private e musei civici che hanno rappresentato le città aderenti all’Associazione Italiana Città della Ceramica che ha sede a Faenza, di cui fa parte anche la città di Monreale in quanto ha ottenuto anni fa il riconoscimento da parte del Ministero per lo Sviluppo Economico e che a Milano hanno presentato il loro progetto delle Strade della ceramica. Ne fanno parte, oltre a Monreale, Collesano, Burgio, Sciacca, Santo Stefano di Camastra e Caltagirone.
Il colore scelto per il viso del Re e della Regina non è riconducibile a nessuna razza, quindi a nessun popolo. Il Maestro Giuliano, per la realizzazione di questi capolavori si è lasciato ispirare dal mare di Lampedusa, di cui ne prende il nome, con il suo colore splendido indubbiamente, con i suoi riflessi tra blu e verde, seppur luogo di grandi tragedie. Opere di bellezza estrema, che insistono su una tradizione tipicamente siciliana. A rendere uniche queste maioliche sono sicuramente gli smalti setosi di notevole impatto visivo che le rendono veramente uniche. L’espressione del Re e della Regina sono riconducibili agli Arabi ed ai Normanni, dominatori della città di Monreale con il suo splendido Duomo patrimonio Unesco, il suo Chiostro Benedettino che fanno parte del Complesso Abbaziale realizzato per volere del Re Normanno Guglielmo II, dove a valle del centro storico sorge l’azienda del maestro Giuliano. Insieme a lui sono impegnati il figlio Alessandro responsabile aziendale, sin da piccolo legato all’azienda, con la sua passione e la sua costante dedizione, insieme al fratello Daniele esperto di colori e smalti, nonché creativo di numerosi prodotti di successo dell’azienda come il verde diamante, e non ultima la preziosa collaborazione di Elisabetta Giuliano, cui è affidata l’immagine e la comunicazione, che contribuiscono con il padre Nicolò ad aprire le porte dell’azienda al mondo globalizzato, legando il suo nome alla storia della ceramica internazionale.