Incontro della Fp-Cgil Palermo col Comune di Monreale per migliorare la situazione lavorativa degli operatori del servizio igiene ambientale, affidato sempre alla ditta Ecolandia. La Cgil chiede che alcuni cambiamenti, che riguardano le condizioni di lavoro dei circa 70 lavoratori rimasti con l’impresa che aveva gestito in precedenza l’appalto, vengano adottati adesso, prima che sia bandita la nuova gara settennale della Srr “Palermo Ovest”, dopo che la precedente è stata annullata a ottobre dal Tar. In un incontro che si è tenuto ieri al Comune, chiesto in autunno dalla Funzione pubblica Cgil, con l’assessore all’ambiente Antonella Giuliano, il segretario comunale e un rappresentante della società per la regolamentazione del servizio gestione rifiuti “Palermo Ovest”, il sindacato ha presentato le proprie proposte, tra le quali l’aumento delle ore di lavoro settimanali.
“Abbiamo sollecitato certezze sui tempi di ripartenza di un nuovo bando di gara ma anche garanzie per il miglioramento nell’immediato delle condizioni lavorative – dichiarano il segretario Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario aziendale Fabrizio Alotta – Abbiamo fatto presente in particolare che, rispetto all’inizio dell’affidamento del servizio a Ecolandia, il personale, composto da circa 80 unità, nel tempo si è ridotto per diversi motivi, tra i quali pensionamenti e dimissioni. Gli operatori del servizio sono tutti in part time, con un monte ore di 30 ore settimanali. Abbiamo chiesto che le ore che faceva chi è andato via vengano spalmate tra i lavoratori rimasti. Secondo i nostri calcoli, con le defezioni, l’orario di lavoro già da adesso potrebbe passare da 30 a 32 ore”.
La Fp Cgil Palermo ha registrato “segnali di apertura” dall’amministrazione comunale. “Le nostre richieste le reiteriamo da un anno ma sono rimaste inattese in vista della nuova gara – aggiungono Gattuso e Alotta – Tra il bando e l’aggiudicazione dell’appalto rischia di passare ancora un anno. Per questo chiediamo che l’aumento delle ore si faccia subito. Sono lavoratori che provengono dal fallimento dell’Ato Palermo 2, da un lungo periodo di sacrifici e difficoltà. Hanno un contratto a 30 ore, uno stipendio di circa mille euro. Hanno atteso con speranza la gara settennale, dopo l’alternarsi con ditte aggiudicatarie del servizio sempre per pochi mesi. Questo ha comportato difficoltà nel riuscire a garantire sicurezza sul lavoro e il rispetto del contratto collettivo nazionale”.
Il sindacato ha inoltre chiesto che, nel lasso di tempo prima dell’assegnazione dell’appalto, la sicurezza dei lavoratori sia posta come priorità assieme al rispetto dei diversi istituti contrattuali e alla verifica del corretto inquadramento del personale. “Siamo stati rassicurati – continuano Andrea Gattuso e Fabrizio Alotta – sul fatto che la nuova gara porterà a un aumento sostanziale delle ore dei lavoratori dipendenti. Ma non ci basta: chiediamo un primo aumento delle ore da subito. E in questo senso abbiamo chiesto al Comune di impegnarsi a convocare l’azienda, al fine di valutare e concretizzare le proposte del sindacato”.