Un anno fa, a 59 anni, moriva fratel Biagio Conte, il missionario dei poveri che circa 30 anni fa, novello san Francesco, lasciò tutto e fondò la Missione speranza e carità, ancora oggi cittadella dell’accoglienza dei più bisognosi, che assiste circa 600 persone. Oggi pomeriggio alle 17.30, nella Chiesa Casa di Preghiera per tutti i Popoli all’interno della Missione Speranza e Carità di via Decollati, dove sono sepolte le spoglie mortali del missionario laico, e nell’abbraccio dei suoi poveri, l’arcivescovo Corrado Lorefice presiederà una celebrazione eucaristica; concelebreranno i vescovi di Sicilia. Previsto un grande afflusso di gente. Tanta quella che negli anni lo ha seguito, da lui è stata ispirata, molti i volontari per il quale resta un modello di cittadinanza e di servizio. Soprattutto ci sono sempre coloro che ha sempre amato e per i cui diritti ha lottato: gli ultimi tra gli ultimi in mezzo ai quali ha vissuto per 30 anni.
“È passato un anno, ma il ricordo di fratel Biagio Conte è sempre vivo nella mente di tutti noi. Il suo esempio, il suo instancabile impegno e la sua missione al fianco degli ultimi hanno lasciato il segno e continuano a ispirare le azioni di solidarietà mie e del governo regionale. Certamente la sua perdita rappresenta un vuoto che non è colmabile, ma la sua testimonianza è un seme che giorno dopo giorno, mese dopo mese, sta dando i suoi frutti”.Lo dice il presidente della Regione, Renato Schifani, ricordando la figura del missionario laico nel giorno del primo anniversario della sua morte.”Oggi – prosegue – tutti noi dobbiamo rendere omaggio alla sua memoria e impegnarci, sempre di più, con azioni ed esempi positivi oltre che continuare a ringraziarlo per quello che ha fatto da vivo e per ciò che la Missione di Speranza e Carità continua a fare a sostegno dei più fragili”, conclude Schifani.
“Nel primo anniversario della sua scomparsa Palermo ricorda doverosamente fratel Biagio Conte, simbolo di solidarietà in città e di attenzione rivolta agli ultimi – il commento del sindaco di Palermo Roberto Lagalla -. Il suo impegno resterà per sempre fonte di ispirazione, la sua eredità non dovrà essere dispersa e, come istituzione, l’amministrazione comunale continuerà a sostenere la Missione Speranza e carità che fratel Biagio ha fondato. Oltre alla perpetua testimonianza di solidarietà, oggi voglio anche ricordare i messaggi che fratel Biagio ha rivolto ai giovani negli ultimi anni della sua vita, alzando l’attenzione su falsi valori come il materialismo e il consumismo e su pericolose dipendenze, a cominciare dall’uso di stupefacenti. Concetti ancora oggi di grande attualità che devono spingere le istituzioni e gli adulti in generale a una profonda riflessione”.