Cronaca

“Alla vista del coltello, ho ancora paura”: la testimonianza di una donna vittima di violenza agli studenti di Monreale

Anche quest’anno l’istituto comprensivo Guglielmo II di Monreale ha celebrato la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Presso il plesso Leto-Piraino-Borsellino, sono intervenute, per stimolare gli studenti a riflettere su un tema così delicato e scottante, Francesca Stassi, responsabile della comunità Atena, una struttura ad indirizzo segreto per la protezione delle donne vittime di violenza e la psicologa Mariella Brunetta, entrambe figure di riferimento della Cooperativa Sociale Esopo. Con loro era presente, a testimonianza degli abusi subìti, una donna, la cui identità resta in anonimato. Per garantire la sua sicurezza, nel nominarla useremo il nome convenzionale Rosa.

Gli alunni delle classi III E e III F della Scuola Secondaria di Aquino, in presenza, e gli alunni delle classi III A e III B della sede centrale, in videoconferenza, hanno ascoltato con notevole interesse le testimonianze delle due operatrici, hanno interagito con loro e sono intervenuti con opportune domande. La Stassi ha spiegato ai giovani la funzione che le comunità rivestono nella nostra società. All’interno di queste case rifugio le donne vengono aiutate a recuperare la propria autostima. Il ritorno ad una vita normale, a causa delle violenze subite, è per loro complesso e pieno di difficoltà. Pertanto la presenza di queste comunità sul territorio è davvero molto importante per tutte quelle donne che, abusate e maltrattate, si rivolgono ad esse per ricevere protezione, sia per se stesse ma soprattutto per i loro bambini.

L’intervento di Rosa è stato uno dei momenti più toccanti. Rosa è riuscita a creare un silenzio tombale. “Non ce la facevo più, ma dovevo chiedere aiuto per i miei bambini” dice, e ancora: “Alla vista di un coltello ancora oggi ho paura” e poi si ferma, perchè le lacrime scendono sul suo viso e per la commozione non riesce più a proseguire. Le lacrime sono scese sui volti di quasi tutti i presenti e la sua testimonianza ha raggelato il sangue di parecchi. La scuola ha anche aderito alla campagna “Posto Occupato”, una campagna promossa dall’Asp Palermo-Equipe del Centro per le vittime di violenza, che propone di posizionare una “sedia” all’interno della scuola come simbolo e monito volto a mantenere viva la coscienza collettiva sul fenomeno. La sedia, dipinta interamente di rosso, decorata con frasi e parole d’amore e di incoraggiamento, pensate dai nostri studenti e dedicate a tutte le donne vittime di femminicidio, verrà collocata e resa ben visibile in uno spazio all’interno del nostro istituto.

Tutti gli studenti sono stati coinvolti, guidati dai loro docenti, in un dibattito su questa tematica tanto attuale e delicata. Alcuni alunni hanno realizzato cartelloni, altri riflessioni scritte, altri ancora poesie. In occasione di questa Giornata il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha speso parole ferme ed inequivocabili: “Un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi anzitutto sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione”. Parole che tracciano una strada di speranza e impegno da parte di tutti. “Noi docenti, noi scuola in collaborazione con le famiglie dobbiamo sensibilizzare i nostri alunni, i nostri figli a contrastare modi di agire errati e violenti, dobbiamo provare ad educarli a saper gestire e controllare la rabbia, gli scatti d’ira, anche in situazioni di normale quotidianità – dicono i docenti della scuola monrealese – Un ringraziamento va alle operatrici che sono intervenute, ma il grazie più sentito va ai ragazzi che sono stati attenti e partecipi. I giovani sono la speranza di un futuro migliore, prendiamocene cura educandoli al rispetto dell’altro, del prossimo e della legalità”.

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