Vent’anni fa la strage di Nassiriya che provocò 28 morti, di questi ben 19 gli italiani. E tra i carabinieri e militari morti, anche Domenico Intravaia, il padre del presidente del consiglio comunale di Monreale e parlamentare siciliano: “Sono stati anni durissimi per la mia famiglia – racconta Intravaia in un video – Era un papà affettuoso, allegro e disponibile. Amava il suo lavoro e la divisa che indossava, soprattutto amava servire il suo paese”. Marco dice di essere “orgoglioso di essere figlio di un servitore dello Stato”, che ha fatto il suo lavoro “fino all’estremo sacrificio, perché era certo, in quella missione di poter morire da un momento all’altro. Ma lui non si è mai tirato indietro”. L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO
Poi, però, la stoccata: “Non capisco come mai a tutti questi militari non sia stata ancora assegnata la medaglia d’oro al valore militare – dice – Erano consapevoli dei rischi, eppure sono rimasti lì in quel paese afflitto dalla guerra. Meritano questa onoreficenza”. E infine si tovva la vicenda giudiziaria: “Dopo 20 anni è stato condannato anche in cassazione il generale dell’esercito Bruno Stano – per non aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie che sicuramente avrebbero ridotto l’entità della strade. Il generale sottovalutò gli avvisi di un imminente attentato nei confronti dell’Italia. E poi sappiamo tutti com’è finita”.