Da Monreale arriva la storia a lieto fine della gattina “Bianca Gioia“, investita alcune settimane fa e soccorsa dai volontari dell’associazione Humanitas Piero Faraci e Silvana Lo Iacono. La storia inizia quasi un mese fa, quando ai volontari arriva la segnalazione di una gatta investita e lasciata morente sull’asfalto. Inizia il calvario, le telefonate alla polizia municipale, all’assessore competente e al comandante della polizia municipale, che promettono di mandare sul posto gli addetti del comune per il recupero. Passano le ore, dagli uffici nessuna risposta e la gattina intanto viene recuperata dai volontari che cercano disperatamente degli aiuti. Alla fine con non poche difficoltà riescono a far portare la gatta presso la clinica Himera, convenzionata con il comune di Monreale.
La situazione appare subito grave, ma il tremendo urto per fortuna non ha colpito alcun organo vitale e la gattina è cosciente. Ma ha bisogno di un intervento per sistemare una frattura del palato. La dottoressa Annamaria Diotallevi con tutti i veterinari della clinica si prendono cura di lei e riescono a salvarla. Adesso Gioia sta bene, ma necessita di una lunga degenza e dovrà imparare a muoversi nel suo nuovo ambiente a causa della perdita quasi totale della vista. Ieri è stata dimessa e affidata ai volontari che si occuperanno di lei per una settimana. Poi Bianca Gioia, come l’hanno chiamata i volontari, partirà per Livorno, dove ad aspettarla ci sarà la sua nuova famiglia. Un’adozione arrivata grazie al grande cuore non solo della famiglia che ha deciso di prendersi cura per sempre di Gioia, ma anche grazie ai volontari dell’associazione Humanitas che ci hanno creduto fin dall’inizio che Gioia potesse tornare a vivere felice (dal Comune avevano pensato all’eutanasia, ndr) e a tutti i cittadini che partecipando alla raccolta fondi, hanno permesso di pagare le cure per salvarla.
“Vogliamo ringraziare tutti i medici della clinica Himera – dicono Silvana Lo Iacono e Piero Faraci – che non ci hanno chiuso la porta, un grande abbraccio alla dottoressa Annamaria Diotallevi, che ha fatto l’impossibile per salvare Gioia. Ringraziamo anche tutti coloro che ci sono stati accanto con le loro donazioni e un grande abbraccio a Nancy Calantoni, nulla sarebbe stato possibile senza il suo aiuto e che si prenderà ancora cura di lei fino al giorno della partenza per la staffetta che porterà Gioia dalla sua nuova famiglia”.