“C’è una bambina dallo sguardo intransigente. È la bambina a cui è stato consegnato un pianeta in pessime condizioni. Lei rappresenta le generazioni future e ci invita a cambiare. È nostro compito renderla felice. Non vuole che facciamo qualcosa tra un mese, né domani, ma pretende un immediato cambio di paradigma. Non c’è più tempo per rattoppare con comode soluzioni”. È con queste parole che gli artisti Ektor (Ettore Gentile) e Wars (Rosario Gentile) spiegano “Antropocene”, il murale che campeggia sulla facciata di uno dei palazzi del quartiere Falsomiele, a Palermo, e che da oggi lancia un monito significativo agli abitanti di Palermo.
Voluto dall’organizzazione di volontariato e partecipazione attiva PaZyz ODV con il patrocinio dell’azienda Casagiardino, l’opera (che si può osservare al civico 102/G di via Villagrazia) nasce grazie al “Falsomiele-Borgo Ulivia eco Lab Project”, che ha l’obiettivo di valorizzare i due quartieri attraverso un percorso di rigenerazione urbana. Dell’iniziativa, sempre nello stesso quartiere, fa parte anche l’opera “Habitat” di Andrea Buglisi, inaugurata a ottobre 2022 che rappresenta l’ecosistema fluviale della vicina Valle dell’Oreto.
“Sullo stato del nostro Pianeta non possiamo essere catastrofisti – spiega Andrea Marcenò, di PaZyz ODV, perché questo sentimento si traduce in un immobilismo generalizzato. Ringraziamo gli artisti che hanno condiviso il nostro progetto di riqualificazione urbana, da sviluppare nei prossimi anni, sui quartieri di Falsomiele e Borgo Ulivia. Ogni positivo comportamento individuale, in casa, in condominio, nel quartiere e nei luoghi di lavoro, anche se a prima vista può sembrare piccolo e insignificante rispetto alle questioni aperte sul piano internazionale, può contribuire a rendere i cittadini attivi, consapevoli e sensibili alle tematiche ambientali a cominciare dal proprio territorio”.
Con PaZyz, in collaborazione con l’istituto Pirandello Borgo Ulivia e Rap, abbiamo avviato la raccolta differenziata nel plesso Borgo-Ulivia – aggiunge Carlo La Monica, – gli alunni sono stati felici di partecipare attivamente, l’iniziativa sarà replicata nel plesso Pirandello che speriamo sia riaperto, dopo anni di chiusura, a settembre.
L’obiettivo è quello di coinvolgere i ragazzi del quartiere sui temi dell’educazione ambientale, del riciclo e del riuso affinché anche le periferie, spesso emarginate, possano fornire il loro contributo per una corretta gestione dei rifiuti e un sano rapporto con l’ambiente.
Sappiamo che non bastano i murales per rigenerare un quartiere, soprattutto se per anni trascurato e marginale, ma pensiamo che possano favorire i processi di riconoscimento sociale e identitario specialmente nei contesti urbani degradati. Inoltre aiutano a sviluppare rispetto e amore per i beni comuni e attivare i cittadini affinché diventino i veri protagonisti del loro territorio proponendo le altre azioni di riqualificazione necessarie in sinergia con tutte le forze in campo”
“Siamo stati sin da subito entusiasti di condividere il progetto di rigenerazione con l’organizzazione PaZyz ODV, l’ecologia è un tema che stimola fortemente il nostro processo creativo – aggiungono gli artisti Ektor e Wars – la salute del Pianeta è condizionata dalla presenza umana e sono ormai sotto gli occhi di tutti i disastri ambientali che ci obbligano ad azioni nette, incisive e immediate, nel rispetto nostro e delle future generazioni. L’informazione è ormai monopolizzata dal tema del surriscaldamento globale dovuto alla Co2, rispetto al quale i cittadini credono di non potersi impegnare direttamente, ma ci sono altre questioni altrettanto importanti sui quali è più semplice attivare la sensibilità di ognuno di noi, magari iniziando la raccolta differenziata. Si pensi ad esempio alle enormi isole oceaniche di plastica e spazzatura che arrivano al mare per la nostra incuria e vengono aggregate dalle correnti creando enormi danni all’ecosistema marino. Come si può ancora temporeggiare di fronte ad un tale scempio? L’umanità – concludono gli artisti – deve correggere i propri comportamenti in maniera drastica, è fondamentale porsi degli obiettivi concreti e fondare la società del futuro sul rispetto della natura”.
IL TITOLO DELL’OPERA
Il titolo dell’opera è Antropocene. Si tratta di un termine che nasce negli anni ’80 dal biologo naturalista Stoermer, per poi diffondersi maggiormente nei primi anni 2000 grazie al premio Nobel Crutzen. Con Antropocene ci si riferisce all’attuale epoca geologica. Epoca in cui il Pianeta è condizionato dall’impatto del comportamento umano.
GLI ARTISTI
Ettore e Rosario Gentile, in arte “Ektor” e “Wars”, sono due giovani fratelli gemelli palermitani che dipingono quasi sempre insieme e che già da giovanissimi, hanno coltivato la passione per il mondo per i graffiti, sperimentando, di continuo, nuove forme e colori in una metamorfosi creativa che ha dato origine ad un consolidato ed apprezzato percorso artistico. Hanno realizzato su alcuni muri di Palermo dipinti, scritte e opere più figurative.
Una delle ultime, posta lungo Viale Regione Siciliana, rappresenta dei lemuri del Madagascar alternati a lettering tipici del writing. Il dipinto è stato creato per divulgare l’importanza della biodiversità e del rispetto per l’ambiente, temi a loro molto cari perché convinti che la street-art ha una straordinaria valenza sociale e comunicativa e può dare un enorme contributo negli interventi di rigenerazione urbana e di educazione ambientale per le generazioni presenti e future.