Un 43enne romano e due palermitani di 52 e 31 anni sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia San Lorenzo, perchè accusati a vario titolo di furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il 31enne avrebbe favorito il conterraneo nella fuga. In particolare, i fatti risalirebbero le prime ore del mattino del 27 dicembre del 2022, quando gli indagati avrebbero provocato l’esplosione, mediante due bombole di gas, della cassa continua blindata posta all’esterno del punto vendita Penny Market di via Sciuti, sottraendo 18 mila euro. Dopo la forte deflagrazione, gli indagati si sarebbero dati alla fuga, occultando la somma all’interno di una Fiat 500L, noleggiata appositamente per il colpo, con le targhe anteriore e posteriore alterate ed illeggibili poiché coperte con del nastro isolante di colore nero. I militari del Nucleo radiomobile di Palermo, attirati dal boato causato dallo scoppio, tentarono di bloccare l’auto in fuga che, non rispettando “l’alt” intimato, effettuò pericolose manovre sfrecciando per le vie cittadine, fino a concludere la sua corsa contro un’auto in sosta.
Uno dei complici, il 48enne romano, venne subito bloccato, arrestato in flagranza di reato ed è, ad oggi, detenuto in carcere. È stato condannato in primo grado, a seguito di giudizio abbreviato, a 4 anni e 4 mesi di reclusione. Il tempestivo intervento delle autoradio dell’Arma ha permesso di recuperare i soldi asportati e restituirli all’esercizio commerciale.
“La successiva indagine – spiegano dal Comando – ha permesso di accertare i rapporti di conoscenza pregressa tra i complici e di appurare che gli stessi si trovassero sul territorio palermitano già prima del periodo natalizio, con il precipuo scopo di effettuare sopralluoghi presso esercizi commerciali dello stesso tipo al fine di scegliere l’obiettivo da colpire”.
Inoltre, sono stati definiti i ruoli assunti durante il colpo dagli indagati, acquisendo a loro carico gravi indizi di colpevolezza, individuando nel 43enne romano colui che si sarebbe trovato a bordo della 500L unitamente al complice arrestato ed acclarando che: il 52enne palermitano, oltre a panificare unitamente ai due complici il furto, avrebbe detenuto, presso un immobile nella propria disponibilità le due bombole utilizzate per la deflagrazione, mentre, nel corso del colpo, avrebbe svolto il ruolo di “palo” al fine di avvertire i complici dell’arrivo delle forze dell’ordine; il 31enne, invece, non avendo partecipato al furto, si sarebbe prodigato, dopo l’evento ad aiutare il conterraneo nel sottrarsi alle ricerche, partendo immediatamente da Lascari per andargli in soccorso e accompagnarlo nel trapanese. La misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del 43enne romano non è stata eseguita in quanto risulta essersi recato momentaneamente all’estero.