Strage di Partinico e attentati a Monreale e San Giuseppe: ricordate le vittime

Redazione

Regione - L'anniversario

Strage di Partinico e attentati a Monreale e San Giuseppe: ricordate le vittime
Deposta una corona di fiori sul luogo dell’eccidio in corso dei Mille

22 Giugno 2023 - 15:39

Oggi, in occasione del 76esimo anniversario della strage di Partinico e gli attentati che, fra il 21 e il 22 giugno 1947, subirono le Camere del Lavoro del palermitano ad opera di alcuni elementi della banda Giuliano, questa mattina è stata deposta una corona di fiori sul luogo dell’eccidio in corso dei Mille. La Cgil ha ricordato Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono, che persero la vita durante l’assalto. 

La notte del 22 giugno gli uomini di Giuliano spararono contro le sedi sindacali di Partinico, Carini, Borgetto, San Giuseppe Jato, Monreale e Cinisi. L’epilogo più tragico appunto nella sede di Partinico in cui persero la vita Casarrubea e Lo iacono e altre quattro rimasero ferite, tra cui un attentatore. Quella sera le camionette dei banditi passarono lanciando bombe a mano e sparando colpi di mitra. Per la strage furono individuati solo alcuni esecutori materiali riconducibili alla banda di Giuliano, ma mai i mandanti.

Alla commemorazione sono intervenuti Gaetano La Corte, responsabile della Camera del Lavoro di Partinico, Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica Cgil Palermo, il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra. Hanno portato i saluti i saluti il sindaco di Partinico Pietro Rao, Piero Caleca, responsabile Uil Partinico, Piero Galati, responsabile Cisl Partinico e Salvatore Salvia, arciprete. Testimonianze di compagni e di familiari delle vittime.

“A Partinico quella sera di giugno persero la vita due nostri dirigenti nel fiore degli anni. Rimasero feriti Leonardo Addamo, Salvatore Patti e Giuseppe Salvia, che solo per caso non persero la vita – dichiarano Francesco Piastra e Dino Paternostro. Casarrubea e Lo Iacono saranno ricordati come espressione delle lotte per il lavoro, i diritti e la democrazia e nel loro nome, e degli altri martiri, continuiamo la lotta per una Sicilia migliore. Invece i mafiosi e i loro complici resteranno inchiodati per sempre alle loro gravissime responsabilità”.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it