Le scelte di viaggio sostenibili nel 2023 risulteranno sempre più decisive per oltre il 70% dei viaggiatori italiani, europei e americani, incidendo nella selezione delle mete di più di 200 milioni di presenze turistiche nel nostro Paese.
E’ quanto emerge dalla terza edizione dell’indagine “Comunicazione, media e turismo”, realizzata dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (CeRTA) e Cattolica per il Turismo, in collaborazione con Publitalia ’80, e presentata all’Università Cattolica di Milano alla presenza del ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
«Più che una mera tendenza, il turismo sostenibile è una scelta di viaggio che una quota via via crescente di persone compie consapevolmente, nonchè una necessità per salvaguardare il benessere dell’ambiente e delle comunità», ha affermato il ministro Daniela Santanchè, introdotta dal rettore Franco Anelli. «Se in termini di sostenibilità culturale l’Italia parte decisamente avvantaggiata, specie in virtù della ricchezza e della diversificazione del proprio patrimonio artistico, storico, architettonico, enogastronomico, paesaggistico, lo stesso non può dirsi per quanto concerne la sostenibilità in termini ambientali. Ne risulta che aspetti come l’attenzione alle tradizioni dei luoghi o il consumo di prodotti enogastronomici a km zero sono in linea con le tendenze generali, mentre aspetti come l’utilizzo di mezzi a minor impatto ambientale o l’ecosostenibilità delle strutture ricettive presentano ampi margini di miglioramento». La «sfida futura cui siamo chiamati a rispondere», ha aggiunto il ministro Santanchè, è «far diventare il turismo la prima industria della Nazione». In questo «la comunicazione può concorrere in maniera cruciale nel definire l’attrattività dei nostri territori e, in particolar modo, la percezione della sostenibilità dei luoghi» in quanto in grado di «trasmettere all’esterno una rappresentazione dell’Italia che metta al centro le sue specificità e buone pratiche». Bisogna, poi, «aiutare gli operatori turistici a diversificare l’offerta».
Il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli, aprendo i lavori, ha ringraziato gli autori dell’indagine per «il lavoro svolto» poichè «dimostra ancora una volta di riuscire a far convivere l’approccio accademico e quello professionale, offrendo una ricerca puntuale, ma fruibile da tutti». Inoltre, il tema affrontato dalla ricerca riguarda un aspetto cruciale per il nostro Paese, ha ricordato il Rettore Anelli precisando come «sostenibilità vuol dire anche capacità di gestire e conservare le risorse per continuare a offrire un turismo che sappia integrare la dimensione culturale e quella paesaggistica».
“Il 2023 per l’industria delle crociere, non solo in Italia ma nel mondo, sarà un anno record”, ha detto a margine dell’evento Leonardo Massa, managing director Italia MSC Crociere.
“Noi personalmente supereremo i risultati già record del pre pandemia, ma credo che tutta l’industria nel suo complesso segnerà tassi di crescita non solo negli ospiti a bordo, ma anche nel livello di soddisfazione dei nostri ospiti – ha aggiunto -. Pensiamo davvero che il 2023 sarà per l’industria delle crociere un anno memorabile”. Al centro dell’evento la sostenibilità nel turismo, fattore sempre più incisivo nelle scelte dei viaggiatori. Questo punto non è stato quindi sottovalutato da MSC. “Solo nell’ultimo anno abbiamo varato tre nuove navi e circa 3 miliardi di investimenti. Una parte importante di questi investimenti è dedicata proprio alle tecnologie e alla sostenibilità che nel caso di una nave parlano a 360 gradi”, ha spiegato Massa.
“Non solo lo spostamento della nave come mezzo di trasporto, ma vere proprie città galleggianti: centinaia di migliaia di pasti serviti, la gestione delle acque e dei rifiuti, le vibrazioni prodotte dalle eliche per non disturbare l’ambiente marino. Quindi, siamo impegnati a 360° per far sì che la vacanza su una nave da crociera MSC sia realmente oggi quanto di più sostenibile sia nel mondo del turismo”, ha sottolineato. Fondamentale per garantire una vera sostenibilità è però l’intermodalità tra i diversi mezzi di trasporto. Secondo Massa “come raggiungere questa nave diventa essenziale per mantenere un concetto di sostenibilità. Quindi è importante l’integrazione di mezzi terrestri e aerei. In questo anche le infrastrutture giocano un ruolo fondamentale ed è chiaro che per noi che operiamo in tutte le aree del globo l’importanza di vettori aerei che operino in maniera sostenibile, gli aeroporti e quanto di intermodale c’è per raggiungere la nave dall’aeroporto diventa un elemento essenziale per completare questo quadro sostenibilità per gli ospiti delle nostre navi”, ha concluso.
Grazie al considerevole patrimonio artistico-culturale, l’Italia si conferma un brand consolidato e tra le destinazioni più gettonate in Europa: primo per “intenzioni di viaggio” (47% quasi un viaggiatore su due) e attrattività (in particolare per i britannici, col 54%, e gli americani, col 47%, con un vantaggio rilevante verso i competitor diretti Francia e Spagna). Dai dati risulta che il 2022 per l’Italia è stato un anno di avvicinamento dei flussi turistici quasi ai livelli pre-pandemia, trainato soprattutto dalla domanda interna, ma anche da una forte accelerazione di quella estera. Basti pensare che le presenze italiane (95%) e straniere (90%) sono state rispettivamente vicine ai livelli del 2019. Già nel 2022 il saldo positivo della bilancia turistica nazionale, con un surplus pari allo 0,9% del Pil, è tornato a essere un settore strategico per l’economia nazionale. In prospettiva, il 2023 sarà l’anno del sorpasso sul 2019, visto che l’81% degli intervistati in Italia, Europa e Usa afferma che nell’anno viaggerà come o più del 2022 (con un incremento di 6 punti rispetto al 75% relativo a quanto dichiarato per l’anno 2021). In questa forte ripresa del settore turistico un ruolo strategico sarà giocato dalla sostenibilità.
Infatti, per la prima volta, la ricerca delinea come venga percepito il “viaggiare sostenibile” dai turisti internazionali e italiani. Si tratta non solamente di attenzione ai temi dell’ambiente ma anche di sensibilità per gli aspetti culturali (produzioni artigianali, prodotti enogastronomici a km 0, tradizioni dei borghi e delle città, bellezze naturali) e per il sostegno dell’economia locale. I turisti, consapevoli delle tre dimensioni della sostenibilità – ambientale, economica e culturale – la traducono nelle proprie scelte di viaggio. Sulla base della ricerca del CeRTA, in collaborazione con Toluna, basata su 5.500 interviste rappresentative dei viaggiatori italiani, europei (Francia, Germania, Spagna, UK) e americani, il 72% delle scelte è influenzata da almeno un criterio di sostenibilità (mezzi di trasporto, destinazioni, strutture ricettive, impatto sull’ambiente e sulla cultura, tradizioni e produzione locale). Considerando che italiani, europei e americani rappresentano i tre quarti delle presenze turistiche in Italia, ne deriva che oltre 200 milioni di presenze sono influenzate da criteri e percezione di sostenibilità. Una rilevanza che in prospettiva continuerà a crescere, dal 72% al 77% nelle intenzioni di viaggio dei prossimi due anni.
– foto ufficio stampa Università Cattolica –
(ITALPRESS).