A 40 anni dalla morte, Monreale rende omaggio all’appuntato dell’Arma dei Carabinieri Gioacchino Crisafulli, dedicando al militare una via nella frazione monrealese di San Martino delle Scale. Crisafulli, Medaglia d’Oro alla memoria, venne ucciso il 2 aprile del 1983, quando era già in pensione, a colpi di arma da fuoco a Palermo poiché aveva intercettato un carico di eroina, transitato nei pressi della propria abitazione.
L’appuntato fu insospettito per le manovre di un camion guidato da un “picciotto” e chiese spiegazioni. I mafiosi, infastiditi dall’azione, lo uccisero qualche giorno dopo. È stato riconosciuto vittima innocente della mafia, con decreto del Ministero dell’Interno. Lo Stato ha onorato il sacrificio del militare con il riconoscimento concesso a favore dei suoi familiari, costituitisi parte civile nel processo, dal Comitato di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso. Con Decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 5 giugno 2017 gli è stata conferita, “alla memoria” la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
L’intitolazione, è stata preceduta da una cerimonia presso il cimitero comunale di Monreale dove riposa la salma. Erano presenti il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia, l’assessore Giuseppe Di Verde e i consiglieri Santina Alduina e Riccardo Oddo. Per le autorità militari erano presenti il comandante del Gruppo carabinieri Giulio Modesti, il comandante della Compagnia Pietro La Bua e per la stazione locale Elide Palmisano. Presenti anche i familiari della vittima, il figlio Carmelo con la moglie Adelaide Fiore ed i nipoti. Dopo la lettura del ricordo da parte dell’Arma, l’omelia funebre è stata recitata da padre Nicola Gaglio.
Alla scopertura della targa con il nome della via, sono intervenuti l’assessore Luigi D’Eliseo ed il consigliere comunale Flavio Pilliteri, oltre al Comandante della stazione locale dei carabinieri Antonio Capaldi, mentre l’omelia religiosa è stata svolta da dom Vittorio Rizzone. Presente anche una delegazione del distaccamento della frazione del Corpo forestale e l’associazione antiusura “Liberi di Lavorare” con il presidente Biagio Cigno.