Tra un paio di mesi a Monreale sarà operativa la Gial Plast, la ditta che due settimane fa si è aggiudicata la gara settennale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti (lotto 1). La Fp-Cgil Palermo ha chiesto un incontro al Comune, alla ditta attuale Ecolandia, e alla subentrante, la Gial Plast, per riconsiderare l’orario di lavoro dei 76 lavoratori coinvolti. La richiesta è di passare dalle attuali 30 ore al full time.
“La gara della Srr Palermo Ovest, che si è appena svolta – dichiara il segretario Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso – deve diventare un’occasione sia per i lavoratori, per migliorare la loro condizione lavorativa, che per il comune di Monreale, per implementare il servizio a favore di tutti i cittadini”.
Un obiettivo nel quale sperano i lavoratori del servizio di igiene ambientale, che hanno finora attraversato una situazione lavorativa difficile. Dal fallimento dell’Ato Palermo 2 in poi, passando per le varie ditte che si sono avvicendate negli anni, a volte con appalti di breve durata, gli operatori – denuncia la Fp Cgil Palermo – hanno subito la mancata applicazione delle tutele e dei diritti previsti dal contratto collettivo nazionale. “Ad oggi – calcola Gattuso – il contratto che prevede 30 ore settimanali, ovvero un part-time al 78 per cento, per i lavoratori impiegati nella raccolta e lo spazzamento dei rifiuti nel comune di Monreale si traduce in una riduzione della retribuzione, rispetto al full time, di oltre il 20 per cento”.
Da anni la Fp Cgil Palermo chiede al Comune e alla ditta Ecolandia di rivedere l’orario di lavoro, anche in virtù della fuoriuscita di alcuni lavoratori per dimissioni o per quiescenza. “Ma l’orario – prosegue Andrea Gattuso – al momento è rimasto invariato. L’azienda, anziché incrementare le ore ai lavoratori a tempo indeterminato, ha preferito assumere altri lavoratori con contratto a tempo determinato, che sulla carta dovrebbero occuparsi di servizi aggiuntivi. Cosa ne pensa di questo l’amministrazione comunale, che ancora non ha risposto alle nostre note? Crediamo che sia corretto riconoscere già da ora le ore dei lavoratori che per motivi diversi non sono più in servizio”.
Secondo i calcoli della Fp Cgil Palermo, basati sulle 66 unità prevista dal capitolato speciale di appalto, la Gial Plast potrebbero già partire da un minimo di 33-34 ore settimanali. “Chiediamo all’amministrazione comunale un incontro per raggiungere un accordo che preveda che, per ogni fuoriuscita, vengano redistribuite le ore agli altri lavoratori – aggiunge Gattuso – Così, con i pensionamenti previsti per i prossimi anni, nel giro di poco potrà essere garantito il full time a tutti i lavoratori. Confidiamo in una risposta positiva ma non escludiamo eventuali mobilitazioni in caso di mancato riscontro”.
Lo scenario di Monreale è abbastanza diffuso anche negli altri 19 comuni che fanno parte dell’ex Ato Palermo 2, adesso compresi all’interno dei lotti della Srr Palermo Ovest. In totale sono 250 i lavoratori coinvolti in questa fase di transizione, per i quali il sindacato chiede continuità lavorativa.
“La nostra proposta – spiega Gattuso – è quella di garantire a tutti il passaggio alle ditte subentranti, secondo le previsioni del capitolato d’appalto e dell’offerta tecnica. E gradualmente aumentare le ore di lavoro fino al full-time. Già in alcuni Comuni ci sono accordi in questo senso, ad esempio a Camporeale. E con altri abbiamo avviato la discussione. Su questi punti alla Srr Palermo chiediamo la convocazione di un incontro, al fine di conoscere le offerte tecniche e le modalità di passaggio dei lavoratori ai sensi della legge e del contratto collettivo nazionale di lavoro”.