Era stato accusato di atti persecutori per motivi di gelosia e di avere tenuto un comportamento diffamatorio, ma il Giudice per l’Udienza preliminare del tribunale di Palermo ha accolto la richiesta formulata dagli avvocati Salvino e Giada Caputo e Francesca Fucaloro disponendo l’archiviazione delle accuse mosse nei confronti del monrealese V.V..

I fatti risalgono al novembre 2021, quando D.R. di 40 anni denuncia presso la Stazione dei carabinieri di Monreale di aver ricevuto minacce di morte, comportamenti persecutori (tali da determinare un forte turbamento e stress emotivo) e frasi di carattere diffamatorio da parte di V.V.. Secondo il racconto fatto ai militari da D.R., a questo avrebbero assistito due agenti appartenenti al Comando di Polizia Municipale di Monreale, che avrebbero identificato i due soggetti e altre persone presenti ai fatti accaduti davanti una delle scuole elementari della cittadina normanna. I carabinieri subito dopo la denuncia presentata da D.R., hanno diversi testimoni che avrebbero assistito ai fatti ma che avrebbero reso dichiarazioni contraddittorie o addirittura detto di non essere a conoscenza dei fatti. La difesa di V.V. ha invece dimostrato che nessun comportamento di natura persecutoria o diffamatoria era stato posto in essere e che lo stesso, anzi, era stato colpito al volto da D.R..

La Procura della Repubblica, ritenendo che l’accusa non era supportata da circostanze di natura probatoria, nonostante l’indagine svolta dai carabinieri e la annotazione della Polizia Municipale, aveva chiesto l’archiviazione della denuncia. È stato poi il gip al termine dell’udienza camerale ad emettere la sentenza di archiviazione, accogliendo la richiesta dei legali di V.V., che adesso, ha conferito mandato allo studio legale per proporre denuncia per calunnia. Foto Giovanna De Sanctis