“Il nuovo piano traffico? Un passo indietro di dieci anni”

Redazione

Rubriche - La lettera

“Il nuovo piano traffico? Un passo indietro di dieci anni”
"Una rivoluzione del piano traffico sarebbe stata efficace se preceduta da una rivoluzione culturale"

13 Dicembre 2022 - 11:40

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci ha inviato un nostro lettore sulla questione del nuovo piano traffico entrato oggi in vigore (leggi questo articolo). Vi ricordiamo che potete inviare le vostre lettere all’indirizzo mail redazione@monrealepress.it

“Gentile direttore,
a malincuore assistiamo ad un notevole passo indietro da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono. Il nuovo piano traffico penalizza la città e ci riporta indietro di oltre 10 anni. Sono stati tanti gli sforzi fatti e le critiche ricevute dalle precedenti amministrazione per limitare il più possibile la circolazione delle auto nella zona del Duomo Patrimonio Unesco e non si capisce quale logica abbia spinto l’attuale amministrazione a fare questo passo indietro. Le scelte a volte sono sofferte, ma alla fine premiano. Non vorrei che il Sindaco, con il suo nuovo assessore si distragga e non riesca a dare la solidità turistica in questo paese che di turismo non ha più nulla. La chiusura del centro storico è un vantaggio per tutti. Vedere il corso principale trasformato nel parcheggio comunale con sosta selvaggia e senza orario alcuno, con conseguente disagio per i pedoni di poter camminare, è molto triste.

Una rivoluzione del piano traffico sarebbe stata efficace se preceduta da una rivoluzione culturale, che purtroppo a Monreale manca da un po’. Se si parla di città storiche, e Monreale lo è, i vantaggi sono incalcolabili, nonché alti. Ormai il sistema moderno è orientato sulla qualità della vita. I nostri commercianti per primi ne hanno tratto vantaggio. Anzi, dovremmo pensare a ulteriori pedonalizzazioni perché abbiamo visto che per la qualità della vita e per il commercio ci sono grandi benefici. La forte immagine popolare dell’attuale sindaco non deve portarci all’enorme e strategico errore di pensare che tutto sia buono. Il “cono” in piazza è soltanto l’ennesima opera d’arte fatta dall’istituto d’arte a partire dall’anno 2015, non è certo qualcosa di straordinario. E’ copiare qualcosa di ordinario. O di già visto. La mancanza delle luminarie, non deve passare inosservata, così come un programma un po’ scarno per un Natale che doveva servire da rilancio per molte attività. I commercianti e le famiglie del Carmine ormai vivono in uno stato di isolamento da troppo tempo e l’unica cosa di cui hanno certezza sono i disagi. Da cittadino di Monreale attendo il salto di qualità post-Covid che purtroppo ancora non c’è stato. Ci culliamo su una presunta immagine forte della nostra città, ma forse sarebbe più opportuno creare basi solide.

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