La piazza di Palermo è una delle più calde del calcio italiano, sia per il calore e la passione dei tifosi sia per come si vivono le partite ogni volta che lo stadio Renzo Barbera apre i suoi battenti. E in un millennio che l’ha vista godere di tantissimi anni ad alti livelli in Serie A, il palcoscenico più importante in assoluto, non sorprendere che nella stagione attuale i suoi tifosi siano tornati a sperare in una promozione nella categoria regina del calcio nostrano. Trascinata dai goal del capitano rosanero Matteo Brunori di proprietà della Juventus, la squadra palermitana è in questo momento a metà classifica, una posizione che la vede ancora lontana dall’obiettivo playoff, quello più realistico. In questo momento, infatti, le prestazioni che si sono susseguite non hanno dimostrato una certa continuità di rendimento da parte dei ‘siciliani’, i quali dopo essere tornati in serie cadetta adesso devono provare a crescere in modo graduale.
L’idea della società, per l’appunto, è quella di porre quest’anno le basi per una lenta ripresa, in modo da avere la possibilità di poter studiare un’effettiva scalata nella stagione che verrà. In questo momento i calciatori della città della Trinacria affrontano la sosta consapevoli di poter battere chiunque, ma anche di dover migliorare molto in vari aspetti, primo fra tutti quello dei goal subiti, ossia 18. Troppi in 13 incontri per una squadra che ha ambizioni importanti e che può contare su un portiere esperto come Mirko Pigliacelli. Se, infatti, in attacco Brunori per il momento convince con i suoi sei goal messi a referto, solamente tre in meno rispetto al bomber del campionato Walid Cheddira del Bari, è nelle retrovie che le cose dovrebbero cambiare. A dover trovare il bandolo della matassa sarà Eugenio Corini, allenatore che dopo aver vissuto da calciatore l’esperienza al Barbera adesso è il responsabile tecnico dei rosanero. Ad oggi, il tecnico nato in Lombardia che era già stato alla guida della squadra del capoluogo siciliano, risulta essere il principale responsabile di una situazione che a livello strategico può essere affrontata diversamente.
Amante del modulo 4-3-3, abbastanza diverso per concezione tattica rispetto al 4-4-2 storicamente utilizzato dal suo mentore ed ex tecnico al Chievo, Gigi Delneri, Corini avrà l’obbligo di trovare migliori trame di gioco affinché i suoi reparti comunichino meglio. Specialmente il centro del campo, ruolo nevralgico di ogni squadra, e soprattutto cardine delle trame offensive di un 4-3-3, dovrà essere sollecitato a dare qualcosa in più. A soli cinque punti dalla zona salvezza, l’allenatore lombardo dovrà così fare leva sulla motivazione a raggiungere un obiettivo fondamentalmente possibile, e soprattutto dovrà puntare sull’appoggio dello stadio locale, quel Renzo Barbera nel quale i rosanero hanno ottenuto ben 11 dei 15 punti totalizzati fino a questo momento. Questo significa che fuori casa sono arrivati appena quattro punti, una somma piuttosto misera per una realtà che cerca di decollare. Dopo la sosta per il Mondiale, dunque, il Palermo sarà costretto a dimostrare di aver ricaricato le pile per cercare un ritmo più adatto alla risalita.