Anche a Monreale in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, si è tenuta una cerimonia con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti di piazzetta San Castrenze. Il corteo delle autorità civili, religiose e militari ha iniziato il suo percorso dal Palazzo di Città – Piazza Vittorio Emanuele II alle ore 10,30. Un momento religioso è stato officiato da Don Nicola Gaglio, in rappresentanza del vescovo Gualtiero Isacchi. In testa al corteo il sindaco Alberto Arcidiacono, il presidente del Consiglio comunale Marco Intravaia, gli assessori comunali, il capitano dei carabinieri Andrea Quattrocchi con il comandante di stazione Antonio La Rocca.
Grande la partecipazione anche delle associazioni dei combattenti, di una numerosa rappresentanza delle scuole del territorio, della sezione monrealese dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, guidata dal presidente Santo Graziano. Prima del corteo le stesse autorità e personalità hanno preso parte alla intitolazione della sezione dei Combattenti al commendatore e cavaliere Angelo Scalici in piazza Vittorio Emanuele, alla presenza dei familiari, fra i quali la figlia Loredana, la nipote Silvia e il genero Giovanni Vaglica.
Sulla Giornata il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato che: “In questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico. Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione”. Scrive il Presidente, in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Alle donne e agli uomini in armi – aggiunge – sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani. La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale”.
“Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa – prosegue – la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso. Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!”.