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“Giovanni Falcone al cinema”: Carmelo Franco prova a riscrivere la storia del giudice

Si intitola “Giovanni Falcone al cinema“, la nuova fatica letteraria dell’avvocato Carmelo Franco. Il nuovo volume sarà presentato il 29 ottobre alle ore 17,30 al palazzo Sant’Elia. Il volume, con la prefazione di Valerio Spigarelli, è edito da Torri del Vento. Alla presentazione, moderata dal giornalista Riccardo Arena, interverrà, oltre l’autore, anche Ivan Scinardo, direttore della sede siciliana del centro sperimentale di cinematografia.

Carmelo Franco, avvocato penalista tra i più noti in città, 58 anni, non è nuovo a scritture di importanti libri. Sempre dedicati al mondo del cinema. Nel 2009, infatti, ha pubblicato il libro “Il cinema di mafia”, con coautore Francesco Paolo Di Fresco e nel 2010 ha curato la rassegna “Il cinema di mafia… un percorso italiano”, che si è tenuta a Corleone in provincia di Palermo presso il centro internazionale di documentazione sulle mafie e del movimento antimafia. Oltre a vantare diverse pubblicazioni sul cinema in varie riviste e testate giornalistiche. “Per noi italiani, o almeno per quanti di noi erano già nati all’epoca, i fatidici eventi del 1992 hanno congelato il tempo in un’istantanea: non possiamo dimenticare dove eravamo, con chi, che ora fosse, quando ricevemmo la notizia delle stragi”.

Si legge nel libro: “In definitiva, il racconto cinematografico del giudice Falcone si ripete sempre lungo le stesse direttive: il coraggio e la solitudine di un uomo che combatte contro un nemico che sembra inarrestabile. L’incontro con Tommaso Buscetta, la cui collaborazione è stata fondamentale nell’azione di contrasto alla mafia, la storia d’amore con la collega Francesca Morvillo, anch’ella magistrato che perse la vita nell’attentato, al rapporto professionale e il legame con Paolo Borsellino, e poi l’infrangersi delle illusioni di giustizia, mentre si avvicinava il giorno in cui sbarcherà per l’ultima volta all’aeroporto di Palermo, oggi dedicato alla memoria dei due giudici. Dopodiché, la storia non sarà più la stessa”. E Carmelo Franco, nel suo libro, allora prova a cambiare la storia, “almeno nel buio dio una sala”. La copertina del libro è stata realizzata dall’artista Beppe Madaudo

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