Cinque sensi per partire alla scoperta non solo del duomo normanno, ma di tutte le eccellenze del territorio. Scoprire i mosaici da vicino, nella loro incomparabile perfezione nata da antichi artigiani, camminare nel chiostro benedettino alla luce della luna e assaporare i sentori di vini nati a pochi passi. È stata questa l’esperienza nel chiostro e nel Duomo di Monreale nel corso di Balhara manifestazione di CoopCulture – che ha lavorato in collaborazione con la Diocesi e il Comune di Monreale, la Soprintendenza, la Doc Monreale e Odd Agency, sotto il patrocinio dell’assessorato regionale al Turismo – che ha cucito insieme degustazioni delle cantine del territorio, visite speciali e esperienze a 360 gradi, per offrire ai visitatori il complesso monumentale di Santa Maria La Nova in maniera inedita.
In due sere il pubblico è accorso, ha riempito le visite guidate e ha partecipato alle degustazioni nel chiostro, alla luce della luna. “Coopculture ha promosso questa due giorni che lega le eccellenze del territorio con il sito Unesco – dice Massimiliano Lombardo di CoopCulture -: un modo diverso per vivere la bellezza in un luogo unico al mondo e raccontare Monreale per un’idea diversa di Sicilia”.
In degustazione le cantine del territorio. “Il vino è racconto del territorio e della storia del luogo – racconta Mario Di Lorenzo, presidente della Doc Monreale – portare le nostre cantine in questo luogo unico al mondo, vuol dire legarsi a qualcosa di unico”. “Il nostro territorio è ricchissimo e facilmente raggiungibile: questo è un modo per scoprirlo” interviene Costanza Chirivino di Sallier de La Tour. Prevista nei percorsi di visita anche la piccola ma preziosa mostra “Monreale negli sguardi del Grand Tour” curata da Maria Concetta Di Natale e Sergio Intorre al museo Diocesano.