Aveva già ricevuto dall’Asp un provvedimento di chiusura per delle irregolarità legate anche a carenze igienico-sanitarie, ma il titolare di un ristorante di Mondello (di cui la polizia non fornisce il nome) avrebbe continuato a lavorare come se nulla fosse successo. Adesso però è scattata la denuncia per l’innosservanza del provvedimento ed è stata disposta l’immediata chiusura del locale. Sequestrati anche 60 chili di alimenti non tracciati e ritenuti dunque non idonei al consumo umano e inflitta una multa per irregolarità legate alla sicurezza e alla tutela della salute di due dipendenti. La scoperta durante una serie di controlli della Polizia, che ha riproposto sulle strade di Mondello i moduli operativi di “Alto Impatto”, il piano straordinario di controllo del territorio, voluto dal Questore della provincia di Palermo, Leopoldo Laricchia, che negli scorsi mesi ha già fatto tappa in questo ed in altri quartieri cittadini.
“Come sempre, l’attività, coordinata dalla Questura, ha visto schierata una forza eterogenea, composta da personale proveniente da diversi enti e da distinte Forze dell’Ordine ed è stata indirizzata a scovare ogni forma di illecito, sia penale che amministrativo”, dice la Questura. Poliziotti del Commissariato di “Mondello”, coadiuvati dai colleghi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile, della Pas e del Reparto Prevenzione Crimine, insieme a personale della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto e dell’Asp, hanno battuto palmo a palmo una borgata ancora particolarmente frequentata da turisti. A fronte dei numerosi esercizi sottoposti ad accessi ispettivi, uno di essi ha fatto registrare gravi irregolarità che hanno generato severe sanzioni. Si tratta di un esercizio di ristorazione in cui sono emerse “carenze igienico sanitarie, strutturali e difformità planimetriche con le attuali autorizzazioni”.
“Le stesse irregolarità erano già state riscontrate nel corso di un precedente analogo controllo, a seguito del quale l’Asp aveva emesso un provvedimento sospensorio dell’attività di ristorazione, provvedimento che l’accesso ispettivo ha evidenziato non sia stato rispettato dal titolare, alla luce della circostanza che l’impresa alimentare era in piena attività lavorativa. Si è quindi proceduto alla denuncia penale del titolare per la mancata osservanza del precedente provvedimento ed alla immediata chiusura dell’esercizio per le reiterate violazioni in materia di tutela della salute, della sicurezza e per l’inosservanza di un provvedimento dell’autorità”. Nell’ambito dei controlli, sono state identificate 53 persone, di cui 13 con precedenti, controllate altre 17 sottoposte a misure restrittitve della libertà personale, e inflitte 7 multe e sequestrato un mezzo per violazioni al codice della strada.