Mafia, Palemo ricorda il professor Paolo Giaccone: “Esempio per i giovani”

Redazione

Palermo - L'anniversario

Mafia, Palemo ricorda il professor Paolo Giaccone: “Esempio per i giovani”
Ucciso perché si rifiutò di cambiare le conclusioni della perizia dattiloscopica a carico di un boss

11 Agosto 2022 - 11:41

Quaranta anni fa, nei viali del Policlinico di Palermo – oggi a lui intitolato – veniva assassinato dalla mafia il professor Paolo Giaccone. Il medico è stato ricordato questa mattina con una cerimonia a cui hanno partecipato autorità civili e militari. Giaccone, ucciso poche settimane prima dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, aveva ricevuto l’incarico di esaminare un’impronta digitale lasciata da uno dei killer che, nel dicembre 1981, avevano scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria, che causò quattro morti. L’impronta, che apparteneva a Giuseppe Marchese, esponente di primo piano della cosca di Corso dei Mille, era l’unica prova che poteva incastrare gli assassini. Giaccone ricevette delle pressioni perché aggiustasse le conclusioni della perizia dattiloscopica, ma si rifiutò e il killer fu così condannato all’ergastolo.

A ricordare la figura di Giaccone anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La sua fermezza nel respingere pressioni mafiose sulla sua attività di medico legale, in coerenza con lo stile di grande correttezza della sua vita, fa avvertire il dovere di esprimere nei suoi confronti riconoscenza e ammirazione e di rinnovare solidarietà ai suoi familiari – ha detto Mattarella -. La sua figura esemplare – da indicare come modello ai giovani professionisti – rientra nel novero di quanti hanno testimoniato, a costo di qualsiasi rischio, la dignità personale e quella della società di fronte alla protervia della prepotenza mafiosa; e la Repubblica lo ricorda costantemente”, ha concluso il Presidente della Repubblica.

“A quarant’anni dalla sua morte, di Paolo Giaccone conservo il ricordo di un docente intelligente e capace, un uomo buono e soprattutto un esempio di rettitudine morale. Il suo profondo senso di responsabilità e il suo coraggio lo hanno portato a non piegarsi davanti alla minaccia mafiosa. Una scelta che gli costò la vita, un gesto nobile che ancora rappresenta un punto di riferimento nella lotta quotidiana alle infiltrazioni mafiose e alla criminalità organizzata. Paolo Giaccone è un eroe silenzioso che si iscrive nel novero dei martiri di questa città e di coloro i quali, attraverso il loro comportamento, inviano un messaggio importante alle giovani generazioni”. Così dichiara il sindaco Roberto Lagalla.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it