Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci ha inviato un nostro lettore chiedendoci di mantenere l’anonimato e che denuncia una gravissima situazione. Precisiamo che la quarantena non è stata nè tolta, nè accorciata al momento, le Regioni chiedono al ministero alla Salute di “liberare” dall’isolamento chi non ha più sintomi e risulta negativo al tampone anche prima di 7 giorni. Ma nulla è ancora deciso. Rimane il fatto che per concludersi la quarantena, bisogna avere un tampone negativo ufficiale e non di quelli fatti in casa.
Gentilissimo direttore,
le scrivo queste poche righe per informarla che a Monreale il Covid non esiste. Già, è così. Le spiego. La nuova ondata causata dalla variante Omicron 5 ha colpito anche la cittadina normanna. E duramente. I casi non si contano più. Chi dice 500, chi “spara” alto e pensa a oltre mille persone colpite dal virus. Nemmeno il sindaco Alberto Arcidiacono lo sa con certezza. E d’altronde che colpa ne ha? L’Asp continua a fare male il suo lavoro e si perde nelle scartoffie dei tamponi, dei nuovi positivi e della gente da liberare. E poi ci sono quelli che non si dichiarano. Così provano a uscire prima da questa “galera” forzata a casa. Le regole ormai le conoscono tutti. Chi ha il Covid deve stare a casa. Chi ha avuto un contatto stretto può uscire munito di mascherina Ffp2 se vaccinato e senza sintomi. Altrimenti dovrà stare a casa. Mi pare tutto molto semplice e chiaro. Invece a Monreale non funziona così. Ci sono nuove regole. Chi ha il Covid può uscire tranquillamente. Chi è positivo può andare a fare la spesa oppure prendere un caffè al bar con il rischio di infettare gente inconsapevole. Come faccio a sapere queste cose? Perché le ho viste con i miei occhi. Cosa si può fare? Difficile dirlo, non saprei nemmeno io cosa suggerire. È chiaro che queste persone, semmai dovessero essere beccate, dovrebbero ricevere una punizione esemplare per quello che hanno commesso. Ma mi rendo conto che è quasi impossibile fermarli. Mi appello al buonsenso, allora: chi ha il Covid si stia a casa. Dieci giorni alla fine passano in fretta. Ci sono persone fragili che potrebbero anche morire per una vostra caxxata.