Cronaca

Monreale, un centro di aggregazione multiculturale nel bene confiscato

Questo pomeriggio si è svolta una cerimonia organizzata dall’associazione Asfa Sicilia (Associazione di sostegno alla famiglia) nel corso del quale è stato presentato il progetto di un centro multiculturale e turistico che sorgerà proprio nella villa confiscata alla mafia in contrada Grotte-Favara. A presentare il progetto – finanziato dal Gal Terre Normanne con 80 mila euro – il cavaliere Diego Mannisi, presidente dell’associazione.

Alla cerimonia hanno preso parte l’arcivescovo Michele Pennisi, il sindaco Alberto Arcidiacono che si è complimentato per l’importante progetto che creerà sviluppo occupazione e valorizzazione turistica e ambientale nel territorio, ed ancora, il
presidente del consiglio comunale Marco Intravaia, il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, comandante interregionale carabinieri, il Generale di Brigata Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, i familiari dell’avvocato Fragalà al quale è stata intitolata la sede e, il delegato Cocer carabinieri Enrico Bonavita.

Il centro multiculturale sorgerà sulla via Francigena e sarà avviato in collaborazione con il comune di Monreale, la Pro Loco Monreale e altre associazioni del territorio. Saranno create delle aule, dove si terranno dei corsi su turismo, ambiente e legalità, alcuni dei quali dedicati ai giovani autistici affetti da gasper. “Abbiamo avuto l’onore di poter assistere a questo momento di condivisione che segna uno sparti acque importante, perché questo sito confiscato alla mafia, è stato riconsegnato alla cittadinanza attraverso l’associazione Asfa, associazione che sta compiendo delle opere importanti per il territorio e per i cittadini bisognosi”.

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