Al via da oggi e fino al prossimo venerdì 29 aprile, i rilievi aerei che serviranno per gli interventi di messa in sicurezza di Monte Caputo, dopo gli incendi che hanno devastato ben 127 ettari di bosco e macchia mediterranea. Un drone sorvolerà la zona interessata per rilevare l’area di monte Caputo e Loghivecchi al fine di acquisire dati relativi e necessari a redigere il progetto di messa in sicurezza delle due aree. Lo rende noto l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, che ha avviato già da tempo gli studi per la messa in sicurezza della zona a monte della città normanna.
Ad aggravare il quadro generale già abbastanza problematico, oltre alle frane, i frequenti incendi che l’area subisce da tempo e che hanno distrutto la vegetazione oltre ad aver provocato il surriscaldamento delle formazioni rocciose più instabili. Particolarmente violento quello del 2 agosto 2019 che si è esteso sino alla valle del Castellaccio per oltre due chilometri, con le fiamme che hanno raggiunto le pendici del monte sino a lambire i terreni coltivati e le case di campagna.
Complessivamente, l’area sulla quale si concentreranno le indagini geologiche ha un’estensione di 127 ettari: un intero versante caratterizzato da un’accentuata instabilità e, proprio per questo, classificato con i codici P4 e R3. Che il pericolo non fosse da sottovalutare, fu chiaro già nel 2012 quando un macigno di due metri cubi si staccò dalla collina di Loghivecchi. Un allarme lungo dieci anni che, però, presto potrà rientrare.