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Università: opportunità e ranking degli atenei italiani

Terminati gli studi superiori, molti ragazzi non sanno se continuare o meno il percorso scolastico e proseguire quindi gli studi all’università. La scelta di continuare con gli studi permette generalmente di inserirsi con maggiore semplicità nel mondo del lavoro, offrendo quindi anche una maggiore possibilità di occupazione a seconda dei settori scelti. Anche la selezione dell’ateneo da frequentare è importante, sia per la tipologia di formazione offerta, sia per la possibilità di prendere parte a tirocini e stage, ottimi per fare esperienza pratica e ottenere più facilmente delle opportunità lavorative promettenti.
Approfondiamo quindi i settori lavorativi più richiesti e le principali università presenti sul territorio italiano, sia private che pubbliche.

Le lauree più richieste per entrare nel mondo del lavoro

Lo studio condotto da Unioncamere riporta la stima del fabbisogno di laureati nel periodo che va dal 2021 al 2025, analizzando quali saranno le occupazioni più richieste dal mercato nei prossimi anni. L’ambito che riuscirà ad offrire più opportunità di lavoro sarà quello economico-statistico, specialmente nel settore privato, per il quale la domanda sarà di circa 40.000 unità all’anno. 

Segue poi il settore giuridico e politico-sociale, con una richiesta che supererà le 39.000 unità. Anche il settore sanitario rientra tra quelli con più possibilità di inserimento, con una media di 35.000 occupanti annuali, mentre per l’ambito ingegneristico si trova al quarto posto per richiesta, con una media tra i 31.000 e 35.000 laureati. 

Per quanto riguarda invece i settori letterari, filosofico, artistici e l’area dell’architettura, le possibilità occupazionali si aggireranno attorno ai 13.000 posti annuali, ottimi numeri rispetto al campo scientifico, che necessiterà soltanto dagli 8.400 ai 8.800 laureati ogni anno. Infine, con una richiesta in media inferiore ai 5.000 dipendenti annuali vi sono il settore delle biotecnologie, quello chimico-farmaceutico e, concludendo la classifica, il settore agroalimentare. 

Le migliori università italiane

Il ranking delle migliori università italiane, pubbliche e private, è stato stilato sulla base di diversi parametri, quali la percentuale di laureati con occupazione ad un anno dalla laurea, le strutture, i servizi, le partnership tra università e aziende locali ed internazionali, la qualità della ricerca, la reputazione dell’ateneo e la possibilità di ottenere esoneri totali o parziali sulle tasse universitarie.

Quest’ultimo parametro è essenziale soprattutto quando si sceglie un’università privata, che presuppone costi più elevati rispetto alle alternative pubbliche, ma che spesso rappresentano dei veri e propri investimenti per il futuro dei ragazzi che vogliono portare avanti la loro istruzione ai fini dell’inserimento professionale. Ad ogni modo, e in entrambi i casi, è possibile richiedere delle borse di studio aderendo ai programmi promossi dalle università dedicati ai meriti accademici oppure a quelli proposti dalle Regioni, diretti specialmente a chi si trova in condizioni economiche sfavorevoli; tali agevolazioni sono però riservate soltanto ad alcune categorie di studenti. Chi non è in possesso dei requisiti necessari per usufruirne può, invece, dilazionare il pagamento delle tasse universitarie per mezzo di alcuni prestiti rilasciati dai diversi istituti di credito; ne è un esempio Santander Consumer Bank, che dispone anche di un efficiente servizio online per svolgere alcune delle pratiche legate al prestito direttamente in modalità telematica, così da agevolare e monitorare il processo di richiesta in modo rapido e sicuro.

Le migliori università italiane si dividono, infine, in base alle dimensioni dell’ateneo: dai mega atenei (con più di 40.000 studenti) a piccoli atenei (con meno di 10.000 iscritti). Tra le università con il maggior numero di iscritti troviamo al primo posto l’Alma Mater Studiorum di Bologna, seguito dall’Università di Padova, di Firenze e da La Sapienza di Roma. Tra i grandi atenei statali spicca l’Università di Perugia, insieme a quella di Pavia, Parma e L’università della Calabria, primo istituto meridionale nella classifica. Tra gli atenei privati, invece, le classifiche vedono nelle posizioni di rilievo le università Bocconi e la Cattolica di Milano, insieme all’ateneo romano Luiss.

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