Una media mensile ormai stabile di raccolta differenziata dei rifiuti che a Monreale è compresa tra il 70 e il 75 per cento. Numeri importanti se si pensa a qual era la situazione solo qualche anno fa. Certo la situazione non è tutta rosa e fiori. E lo sanno benissimo sia il sindaco della cittadina normanna Alberto Arcidiacono che l’assessore al ramo Salvatore Grippi. “Le difficoltà ci sono – dice l’assessore nel corso di un incontro con i giornalisti – e riguardano come sempre la questione legata alle discariche abusive”.
Già. Perché il problema atavico dei rifiuti abbandonati nel territorio di Monreale (soprattutto nelle zone periferiche) sembra non avere risoluzione. La Ecolandia, società che si occupa della gestione del servizio ambientale a Monreale fa il possibile. Ma le zone che vengono ripulite, tornano ad essere delle vere e proprie discariche a cielo aperto a volte nel giro di qualche ora. Servono i controlli, ma la polizia municipale è ridotta all’osso e le guardie ambientali al momento rimangono poco più che un esperimento riuscito male. Tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale c’è quello di potenziare il servizio di ritiro porta a porta dei rifiuti.
“Ma pensare di coprire l’intero territorio al 100 per cento è una follia – dice l’assessore – Il territorio di Monreale è troppo vasto ed è davvero impossibile coprirlo tutto. Sicuramente lo potenzieremo ed entro l’anno presenteremo le nuove zone che andremo a servire con il porta a porta”. Un aumento del porta a porta corrisponderebbe, secondo l’amministrazione, ad una diminuzione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti. Ma, secondo noi, si tratta davvero di un problema culturale. I maleducati andrebbero individuati e multati. Ma questo è un altro discorso. Questione umido. È la parte più “pesante” che va a finire in discarica ed è anche quella che “pesa” di più in termini economici sulle casse comunali. Infatti l’ingresso dei rifiuti in discarica ha un costo in base al peso.
“Cercheremo di stimolare e favorire, magari con sconti e agevolazioni, l’idea del compostaggio domestico – dice l’assessore – L’umido è la frazione più pesante dei rifiuti. E abbattere questo costo ci consentirebbe anche di diminuire la quota della Tari”. Intanto i tecnici comunali sono al lavoro per individuare la nuova area dove dovrebbe sorgere il nuovo Ccr, il centro comunale di raccolta dei rifiuti. Un’idea c’è già. Il progetto è già in preparazione e poi sarà presentato per essere finanziato. Potrebbe essere l’ennesima svolta sulla questione rifiuti a Monreale.