Polemica dell’acqua a Monreale, Pupella: “Deve andare all’Amap e vi dico perché”

Redazione

Cronaca - Botta e risposta

Polemica dell’acqua a Monreale, Pupella: “Deve andare all’Amap e vi dico perché”
L'assessore spiega per filo e per segno la decisione dell'mministrazione comunale

02 Gennaio 2022 - 16:58

“Non conosciamo le motivazioni della sentenza in merito al passaggio delle reti idriche del comune di Altofonte all’Ati e non intendiamo entrare nel merito, ma conosciamo bene la situazione di Monreale e siamo ancora più dispiaciuti del consigliere Piero Capizzi di non poterne mantenere la gestione “in house”. L’ex sindaco ha forse dimenticato che è stata proprio la sua giunta a deliberare l’adesione del Comune di Monreale all’Ati”. Parole dell’assessore comunale dei Servizi a Rete Geppino Pupella che è intervenuto sulle dichiarazioni pubblicate oggi da Monreale News dell’ex sindaco Capizzi. “Avremmo voluto mantenere la gestione comunale – ha aggiunto Pupella – ma l’Ati ci ha comunicato in modo molto chiaro che non possediamo i requisiti per la gestione in salvaguardia, minacciando il commissariamento se non avessimo ceduto le reti idriche. È evidente che la situazione dei vari comuni è diversa. Nel nostro caso di comune in dissesto, il ministero dell’Interno, nell’esaminare il bilancio riequilibrato a seguito della dichiarazione di dissesto, avvenuta durante la giunta Capizzi, ci ha imposto l’esternalizzazione del servizio anche per ragioni finanziarie. L’ex sindaco avrebbe fatto bene allora a studiare una strategia per salvare la gestione comunale delle reti e non dopo averci consegnato una situazione che ha determinato a creare”.

La questione acqua è molto sentita a Monreale. Sulla vicenda era intervenuto, stimolato dall’intervento di Capizzi, un altro ex sindaco, Salvino Caputo, oggi responsabile per Forza Italia del Dipartimento regionale per le Attività Produttive in Sicilia. “Durante il Consiglio comunale – ha affermato l’ex sindaco – il gruppo consiliare di Forza Italia aveva sollevato seri problemi in ordine alla cessione del servizio idrico. In particolare per il futuro del personale, per la destinazione delle nostre acque e, per gli alti costi del servizio che ricadranno inevitabilmente sui cittadini. Mimmo Vittorino e Silvio Terzo avevano chiesto alla Amministrazione di sospendere ogni decisione ed in ogni caso di presentate ricorso. La replica dell’assessore ai lavori pubblici era stata lapidaria nel ribadire la obbligatorietà della cessione. Affermazione poi risultata, alla luce della sentenza, clamorosamente infondata grazie al ricorso proposto dal Comune di Altofonte che si era rifiutato di cedere acque particolarmente pregiate e per difendere gli interessi economici della comunità altofontina. Dimostrando quindi di avete agito con saggezza e lungimiranza, doti che invece non sono risultati patrimonio della giunta comunale. Adesso questo autorevole pronunciamento mi auguro, così come suggerito da Piero Capizzi, venga condiviso dalla amministrazione a tutela degli interessi dei cittadini. E in difesa della qualità v delle nostre acque. Mi auguro che questa vicenda convinca i nostri illuminati governanti a agire con maggiore umiltà e con meno presunzione”.

Ma le parole di Pupella sembrano molto chiare: “La situazione di Altofonte è diversa“. Nei giorni scorsi, il sindaco di Altofonte Angela De Luca aveva postato proprio la notizia della sentenza appena ricevuta con cui il tribunale superiore delle acque pubbliche si pronunciava proprio a favore del comune parchitano nel ricorso presentato contro la decisione dell’Ambito Territoriale Idrico (Ati) di affidare la gestione del Servizio Idrico all’Amap: “Ci siamo subito opposti a tale provvedimento ed abbiamo deciso di ricorrere al Tribunale Superiore delle Acque e grazie alla competenza dell’Assessore Francesca Ciaccio, degli Avvocati Silvana e Vito Patanella e di Gianluigi Pirrera che hanno concordato, istruito e seguito costantemente questo iter difensivo portandoci ad una sentenza storica – dice il sindaco di Altofonte – Questo grande risultato, portato avanti con forza, determinazione ed impegno dalla mia amministrazione, ci avvicina all’ottenimento di una definitiva salvaguardia della nostra acqua”.

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