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Home Restaurant: guadagni e profilo dell’homer

Gli appassionati di fornelli, per vizio, non vedono l’ora di mettersi alla prova di fronte ad un “pubblico”, pronti per far gustare i propri piatti e le proprie ricette. Certo, cucinare per la famiglia e per gli amici non può essere paragonato alla cucina per veri e propri clienti, dal palato difficile e con il giudizio facile. Ebbene, da diversi anni va di moda la l’home restaurant: in pratica, si trasforma la propria casa in un autentico ristorante, invitando a cena perfetti sconosciuti come clienti paganti. Vediamo quindi di approfondire questa attività, regolamentata anche dalla legge italiana.

L’home restaurant: alla scoperta dei ristoranti casalinghi

La logica dell’home restaurant, che abbiamo accennato poco sopra, è di facile comprensione: si tratta di un vero e proprio servizio di ristorazione, che comprende quindi aspetti come la professionalità al servizio del cliente, la proposta di un menu e altri fattori tipici di un ristorante “classico”. Si tratta di un’attività che prevede anche dei guadagni molto interessanti: il cosiddetto “homer” può infatti guadagnare cifre importanti in una sola serata, fino a 200 euro circa, con una media che si attesta intorno ai 50-100 euro, a seconda della propria bravura e popolarità.

Naturalmente l’home restaurant prevede anche dei costi, relativi agli ingredienti necessari per le preparazioni che si vogliono proporre ma anche agli allestimenti della casa, da curare nel minimo dettaglio per rendere l’ambiente impeccabile; e non è tutto, perché tra i costi da considerare figurano anche quelli relativi alle utenze. Per rientrare nelle spese sarà quindi fondamentale capire quale delle tariffe presenti sul mercato si adatta meglio ai propri standard di consumo; per semplificare la scelta è possibile anche fare un confronto tra le offerte di luce e gas disponibili su portali come Accendilucegas.it, per esempio, così da avere tutto più chiaro e decidere in maniera più consapevole. Nel caso in cui si voglia intraprendere questa strada, conviene sempre rivolgersi a un bravo commercialista, per organizzarsi al meglio dal punto di vista fiscale e burocratico.

Il profilo dell’homer e altre informazioni utili

Le donne sono le più attive in questo genere di attività, mentre l’età media è abbastanza variegata, dato che si parte dai 26 anni circa fino a superare i 60 anni. È un errore pensare che l’home restaurant sia una sorta di scappatoia per sfuggire alla disoccupazione, perché in realtà è tutto il contrario: moltissimi homer sono persone che possono vantare delle esperienze nel settore della ristorazione, di conseguenza c’è una competitività piuttosto forte. È bene ricordare, infatti, che si tratta di un’attività professionale e che gli invitati – proprio come i clienti di un comune ristorante – hanno aspettative di un certo tipo. Quali sono le città nelle quali l’home restaurant è più diffuso? Milano, Torino e Roma sono i centri che accolgono più homer in assoluto, insieme ad altre città come Bari.

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