In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, anche l’istituto comprensivo “Guglielmo II” di Monreale, ha voluto dedicare la mattinata alla riflessione su un tema così importante e, purtroppo, di scottante attualità.
Nella sede di Aquino le classi III E e III F hanno incontrato Valentina Costanza e Maria Francesca Stassi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Frida”, associazione che agisce per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne, realizza azioni di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di genere. Le dottoresse hanno trattato con i ragazzi tutte le tematiche legate alla violenza di genere e hanno risposto alle loro domande, che hanno manifestato grande sensibilità rispetto all’argomento. Durante i loro interventi Valentina Costanza e Maria Stassi, hanno espresso quanto sia importante rendere ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignità e saggezza, una donna che conosca il valore della differenza di genere e che operi in solidarietà con le altre donne.
I ragazzi hanno risposto agli input delle esperte formulando domande e manifestando impressioni e pareri. Le classi III A, III B e III C della sede centrale hanno, invece, partecipato a un incontro-dibattito presso il Complesso Monumentale di San Gaetano. È intervenuta la dirigente scolastica Iolanda Nappi, l’avvocata Rosaria Messina, la psicologa Maria Teresa Pupella, entrambe membri del “Centro Ascolto Donna” della Caritas di Monreale. Alla mattinata hanno partecipato anche il comandante della stazione dei Carabinieri di Monreale, Maresciallo Antonio La Rocca e il Maresciallo Maria Rosaria Lupoli. Dopo i saluti di Don Ferdinando Toia, attraverso la voce di uno dei ragazzi del Servizio Civile che, insieme alla signora Bianca Marchese hanno supportato la scuola nella sistemazione della location, l’avvocato Messina ha sottolineato il ruolo del Centro Ascolto Donna nato con un protocollo d’intesa tra l’associazione Donnattiva e la Caritas Diocesana di Monreale.
Il legale ha evidenziato come la violenza di genere non è più un fenomeno emergenziale ma, purtroppo, strutturale, interno alla nostra società. Tutto ciò è ancor più evidenziato dall’aumento del numero di denunce, che prova quanto ancora ci sia da lavorare e come non ci si può fermare alla sola giornata di commemorazione, ma alla costruzione di un percorso di attenzione continuo. Maria Pupella ha ribadito che il femminicidio è solo la punta dell’iceberg di un problema molto più ampio che investe le relazioni uomo-donna e ha invitato i ragazzi a riflettere sul fatto che solo quando una donna acquisisce consapevolezza di non essere colpevole di ciò che le succede ed è supportata e ascoltata con un atteggiamento non giudicante, può avere la forza di ribellarsi e denunciare le violenze fisiche e psicologiche.
Il Maresciallo La Rocca nel suo intervento, ha invitato i ragazzi a vedere nell’Arma dei Carabinieri un punto di riferimento per il territorio, cui rivolgersi in qualsiasi situazione di difficoltà vissute sia in prima persona sia in qualità di testimoni. Il Maresciallo Lupoli ha riportato esempi di violenza subita da donne o da minori in ambito prevalentemente domestico e, come aveva già fatto il Comandante La Rocca, ha portato a conoscenza i ragazzi del fatto che esistono anche casi di uomini costretti a denunciare perché subiscono molestie da parte di ex fidanzate o ex compagne.
Dopo la visione del cortometraggio “Piccole cose di valore non quantificabili” e un dibattito scaturito dalle domande poste dai ragazzi, l’incontro si è concluso con la visione di un breve video significativo realizzato da un’alunna dell’istituto, che è possibile visionare sul sito della scuola. La dirigente scolastica ringraziando i relatori, ha auspicato una collaborazione per iniziative future perché solo un’alleanza educativa tra agenzie educanti (scuola, famiglia e istituzione) potrà permettere la costituzione di una rete sistemica per la progettazione e la realizzazione di risposte continuative atte a creare una comunità educante.