Si è definito un allenatore, un formatore di una nuova classe dirigente politica sotto l’insegna della Democrazia Cristiana. Totò Cuffaro, ex governatore dell’Isola, ha un’idea fissa: portare lo scudo crociato alle prossime elezioni. Lui è interdetto dai pubblici uffici, dopo la sentenza di favoreggiamento esterno a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Non può candidarsi ma vuole preparare il terreno per una nuova Dc. Un partito che possa tornare in politica già da subito, in occasione delle amministrative in primavera e sopratutto fra un anno per le regionali. Noi lo abbiamo incontrato qualche giorno fa ad Altofonte durante un incontro proprio sulla Dc.
“Proporremo per Palazzo d’Orleans il nostro candidato donna. I tempi sono maturi, i siciliano se lo aspettano e credo che un tocco di umanità può essere utile ed è quello che manca alla Sicilia”, dice Cuffaro che nel frattempo, alleva giovani figure politiche. E sul futuro dell’attuale presidente della Regione Nello Musumeci, Cuffaro non ci gira intorno. “È una persona perbene, ma ancora un anno di governo per rimediare ad alcune lacune: soprattutto sui risultati della spesa comunitaria”. E alla domanda se appoggerebbe o meno il Musumeci-bis, Cuffaro dribbla. “Noi guardiamo alle prossime elezioni ad una candidata donna di area centrista e area moderata e noi voteremo la nostra candidata, poi sarà la coalizione a proporre la candidatura più opportuna per i prossimi anni in Sicilia”.