Monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, insieme con i vescovi d’Italia, ha voluto accogliere l’invito del Servizio Nazionale della Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, per promuovere la preghiera dell’intera comunità diocesana per le vittime di abusi da parte di uomini e donne di Chiesa ed a coloro che sono sopravvissuti alle medesime violenze.
“La Chiesa ripudia ogni forma di abuso – afferma mons Pennisi – e si impegna a fare tutto quanto è nelle sue possibilità perché sia estirpata dal suo interno la piaga degli abusi. Auspico che questa prima Giornata nazionale di preghiera – continua l’arcivescovo di Monreale – contribuisca all’opera di sensibilizzazione in favore della tutela dei minori e delle persone vulnerabili e promuova la cultura del rispetto e della custodia della vita umana, in modo particolare dei più piccoli e dei più fragili”.
Rimangono ferme, infatti proprio le parole di Papa Francesco che nella lettera al Popolo di Dio del 2018 afferma che “è imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili”.
“Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui -. Continua il Sommo Pontefice – La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i delitti e le ferite procurate nel passato e ci permette di aprirci e impegnarci maggiormente nel presente in un cammino di rinnovata conversione. Al tempo stesso – conclude Papa Francesco – la penitenza e la preghiera ci aiuteranno a sensibilizzare i nostri occhi e il nostro cuore dinanzi alla sofferenza degli altri e a vincere la bramosia di dominio e di possesso che tante volte diventa radice di questi mali”.
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