Non esitò un attimo e intervenne ai mercati generali di Palermo per sventare una rapina. Il carabiniere ausiliario Rosario Pietro Giaccone pagò con la vita quel gesto. Ma non nell’immediato. Ben sei anni dopo. Perché negli istanti concitati della rapina, Giaccone esplose alcuni colpi di arma da fuoco, uccidendo uno dei rapinatori. Era il 1980. Sei anni dopo, il 17 novembre 1986, a Palermo, mentre si trovava in macchina all’Albergheria in via Giovanni Verga, fu raggiunto da tre sicari e ucciso. Sono trascorsi 35 anni da quell’omicidio e anche oggi, l’Arma dei carabinieri ha voluto ricordare il suo carabiniere, insignito anche della medaglia d’oro al valor civile, con una cerimonia che si è tenuta al cimitero di Monreale, dove è sepolto.
Presenti, oltre al fratello del carabiniere ucciso, il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo generale Giuseppe De Liso, il comandante della compagnia dei carabinieri di Monreale capitano Andrea Quattrocchi, il comandante della stazione dei carabinieri di Monreale maresciallo Antonio La Rocca, il parroco del Duomo don Nicola Gaglio, il cappellano miltare din Salvatore Falzone, gli assessori Geppino Pupella e Letizia Sardisco, il presidente del consiglio comunale Marco Intravaia, una rappresentanza della polizia municipale di Monreale guidata dal comandante Luigi Marulli e l’associazione dei carabinieri.