L’alcolismo è una malattia: una patologia con i propri sintomi, cause e percorsi di cura. Il motivo per cui si inizia a bere può variare da persona a persona, ed è spesso situazionale – un momento triste o doloroso, una difficoltà in amore o sul lavoro, così come una festa in cui l’assunzione di bevande alcoliche è vista come atto goliardico e divertente.
Chiaramente, non c’è nulla di piacevole negli effetti dell’alcool a lungo andare. Subito dopo l’assunzione ci si può sentire più spigliati e brillanti, ma alla fine ne risentono tantissimo sia il corpo sia la psiche. Capita che questa abitudine sfoci in un vero e proprio disturbo, per curare il quale è necessario il supporto di uno specialista.
Per il trattamento della dipendenza da alcool il centro San Nicola (in provincia di Ancona, per la precisione ad Arcevia) è un punto di riferimento in Italia. Nella maggior parte dei casi, si mira a comprendere l’origine del problema per arrivare a una soluzione. Dovete sapere che i fattori da cui deriva l’alcolismo sono fondamentalmente di tre tipi: genetici, psicologici e ambientali/sociali. Analizziamoli nel dettaglio per fare maggiore chiarezza.
Le cause genetiche
È scientificamente provato che i figli dei genitori alcolisti hanno più probabilità di andare incontro a questa malattia. La dipendenza da alcool ha un elemento ereditario, come del resto quella dalle droghe.
C’è una sorta di predisposizione genetica che aumenta le possibilità di precipitare in questa spirale. Un’ulteriore prova si ricava dalle ricerche fatte sui figli di alcolisti adottati in altre famiglie: tali individui hanno sviluppato la dipendenza da alcool, anche se non sono cresciuti a stretto contatto con i genitori biologici.
Le cause psicologiche
Le cause genetiche, in molte circostanze, sono accompagnate da cause psicologiche. Nel senso che diventano alcolisti coloro che soffrono di ansia, di stress o di depressione: l’alcool viene visto come un mezzo per sfuggire ai pensieri negativi, come una specie di terapia – naturalmente, in maniera del tutto sbagliata.
In più, possono essere connesse all’alcolismo patologie psichiche come il disturbo bipolare, quello post-traumatico e la schizofrenia. Per attenuare questi sintomi, si sfrutta l’azione psicotropa delle bevande alcoliche. Insomma, ci riferiamo al classico “bere per dimenticare” o per affievolire le conseguenze e le avvisaglie di un’altra malattia, senza considerare che la dipendenza da alcool è essa stessa una malattia.
Le cause ambientali
Passiamo ora alle cause ambientali e sociali. In questo caso, i fattori di rischio sono numerosi: per esempio, talvolta è rilevante l’influenza dei media, dei film e degli spot pubblicitari che invitano a consumare bevande del genere. Il discorso si applica specialmente ai più giovani, molto sensibili a tali contenuti.
Non di rado si comincia a bere perché spinti dal gruppo di amici, nel quale ci si vuole integrare maggiormente. I ragazzi, per paura di essere emarginati, non esitano a provare i superalcolici e ad assumerne anche grandi quantità. O, magari, si sviluppa una dipendenza perché si vive in una famiglia difficile. Ci sono numerose ragioni, incentivate da un carattere impulsivo e dall’incapacità di gestire le proprie emozioni.
I fattori scatenanti
Oltre alle cause profonde, ci sono anche gli elementi scatenanti. Purtroppo, se esistono le basi, tali fattori sono una miriade: un evento negativo, una fase come la pubertà, un problema al lavoro o nelle relazioni interpersonali, un avvenimento euforizzante (una vincita o un traguardo), la semplice frequentazione di un contesto in cui si beve molto.
Tutto ciò costituisce la spinta, la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. Non è detto che chi incontra un ostacolo diventi un alcolista, ovviamente, ma le probabilità sono maggiori se di fondo ci sono cause ereditarie, psicologiche oppure ambientali.
Gli effetti dell’alcolismo
Questa dipendenza ha un esito devastante sul fisico, sull’umore e sulla psiche. Ne sono danneggiati il sistema nervoso e quello cardiocircolatorio, l’apparato digerente, i rapporti umani privati e professionali: si trascurano gli affetti, la salute, anche i meri atti del mangiare e del lavarsi, per pensare solo ed esclusivamente all’alcool.
Queste sostanze, tra l’altro, provocano astinenza e delirium tremens, caratterizzato da allucinazioni, tremore, tachicardia, disorientamento, febbre. Tra gli effetti dell’alcol ci sono terribili conseguenze a breve e a lungo termine.
Il Centro San Nicola
Per la cura della dipendenza da alcool è altamente raccomandato il centro che abbiamo nominato prima, il San Nicola di Arcevia. Qui opera un’equipe di esperti che si dedica anche al trattamento di altre dipendenze, come quella da droghe, da gioco d’azzardo e da internet.
La struttura in questione è un fiore all’occhiello del nostro paese nel campo della riabilitazione psicofisica. Si adotta la tecnica della residenza breve, con successivo monitoraggio per evitare ricadute. A essere aiutata non è solo la persona colpita dalla dipendenza, ma anche la sua famiglia.