Un’estesa piantagione di marijuana nascosta tra la vegetazione è stata sequestrata dalla Guardia di finanza a Carini. La coltivazione è stata individuata grazie a una ricognizione della sezione aerea delle fiamme gialle in una zona boscosa e impervia. In particolare, dopo una ricognizione della sezione aerea, è stata individuata l’estesa coltivazione di marijuana nascosta tra la fitta vegetazione dell’agro carinese. Le fiamme Gialle hanno immediatamente intrapreso un’intensa attività di osservazione anche in orari notturni. Tale attività si è conclusa con il sequestro di oltre 260 piante di canapa indiana e del terreno in cui insisteva la coltivazione e di materiale e prodotti chimici.
Le piante, di oltre due metri di altezza, si trovavano al punto di massima fluorescenza e risultavano pronte per essere raccolte per la successiva essiccazione e immissione sul mercato illegale che anima la “movida estiva”. Il terreno utilizzato per l’illecita coltivazione si estendeva per circa 7 are ed era provvisto di un sistema di irrigazione automatico che prelevava l’acqua da un pozzo idrico delle vicinanze. I finanzieri hanno anche trovato numerosi flaconi di fertilizzante di diverse marche necessari per la accelerare la crescita delle piante. I militari hanno denunciato un uomo classe ’79, già gravato da precedenti di polizia per reati simili, alla Procura della Repubblica di Palermo, in quanto responsabile della coltivazione nel terreno, risultato da anni in stato di abbandono. Al termine del ciclo produttivo e del processo di essiccazione le piante avrebbero consentito di immettere nelle piazze di spaccio oltre 120 chili di marijuana con introiti per l’economia criminale superiori ai 350.000 euro.
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