Aut aut del ministero al Comune: “Preparate piano per risanare bilancio”

Giorgio Vaiana

Cronaca - L'ultimatum

Aut aut del ministero al Comune: “Preparate piano per risanare bilancio”
Il Ministero dell'Interno invia l'ennesima nota al Comune di Monreale e chiede ulteriori chiarimenti

09 Agosto 2021 - 14:26

La linea del ministero dell’Interno è abbastanza semplice: è finito il tempo di scherzare. E di prendere tempo. Ora bisogna pensare ad un piano di rientro nei parametri normali di Bilancio che sia il più chiaro e fedele possibile. Com’è ormai noto, il comune di Monreale nel marzo del 2018 ha dichiarato il dissesto finanziario. Sindaco era Piero Capizzi. Che si è trovato un piano di riequilibrio finanziario da portare avanti. Nel maggio 2017, siamo sempre nel periodo di amministrazione di Piero Capizzi, la Corte dei Conti ha accertato due gravi violazioni: la prima, si legge nella nota inviata, del venir meno “di presupposti del riequilibrio finanziario pluriennale e il grave reiterato mancato rispetto degli obiettivi fissati dal piano”. E la seconda, la più grave secondo noi, “la non veridicità dei documenti contabili” inviati alla corte dei conti. Ecco perché gli uffici hanno chiesto spiegazioni al comune di Monreale che, di contro, ha chiesto una rimodulazione del piano di riequilibrio. Ma non c’è stato nulla da fare. La corte dei conti ha chiesto di dichiarare il dissesto finanziario. Senza mai ricevere l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato 2018/2020.

Nel frattempo, nell’aprile 2019, Alberto Arcidiacono è diventato sindaco. E ha chiesto al ministero del tempo per tentare di capirci qualcosa. I bilanci preconsuntivi degli esercizi finanziari 2018 e 2019 sono stati approvati e, come rileva il ministero, presentano un quadro della situazione finanziaria dell’ente, “caratterizzato dal permanere di taluni gravi elementi di squilibrio strutturale che hanno già condotto il comune di Monreale al dissesto finanziario”. Il disavanzo sarebbe di 2,9 milioni per l’esercizio 2018 e di 3,8 milioni per il 2019, disavanzo che “dimostrerebbe l’attuale inidoneità dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato ad avviare la gestione finanziaria dell’ente lungo un percorso virtuoso di risanamento strutturale che sia effettivamente rispettoso degli equilibri di bilancio”. Per il ministero, le criticità vanno ricercate nell’erronea programmazione di alcune rilevanti entrate finanziarie (come l’Imu), la grave carenza della capacità di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie, gli eccessivi costi per l’acquisto di beni e servizi, la sovraesposizione finanziaria per il rimborso di alcuni prestiti concessi.

A proposito di questa voce, interessante il caso citato dal ministero. Si tratta dell’operazione “lease back” realizzata dal comune in relazione all’immobile della nuova caserma dei Carabinieri. Fu fatta dall’ex sindaco Toti Gullo. In pratica, il comune dovrà riscattare la caserma, finita in mano alle banche, nel 2025 con un assegno da 4,5 milioni di euro per incassare 375 mila euro di affitto l’anno dall’Arma dei carabinieri. Su questo aspetto sono già al lavoro i legali del comune per tentare di verificare la legittimità dell’operazione fatta tanti anni fa. Ora il ministero mette il comune con le spalle al muro e chiede, in tempi celeri, di programmare una politica di bilancio “improntata al perseguimento nel breve medio periodo di vari obiettivi. Tra questi, l’accrescimento delle entrate, l’esternalizzazione delle attività di accertamento e di riscossione coattiva delle entrate tributarie (il comune è già al lavoro), la riduzione dei costi di supporto, l’esternalizzazione del servizio idrico, la dismissione dei servizi a domanda individuale (asili nido in primis), la riduzione dei costi di telefonia e di energia elettrica, una gestione informatica dei flussi documentali. La prima proposta di bilancio stabilmente riequilibrato è stata bocciata. Il ministero, pertanto, ha chiesto di rimodulare tutto, partendo dalla riduzione, per gli uffici possibile, dei costi dei servizi di almeno il 20 per cento.

Di questa situazione ne abbiamo parlato con il sindaco Alberto Arcidiacono: “Si tratta di una nota che si rifà a quanto prodotto dalla vecchia amministrazione – dice il sindaco – Ci sono una serie di indicazioni e noi siamo già al lavoro per rimodulare una nostra nuova proposta. Al ministero abbiamo chiesto la possibilità di fare un nostro primo vero bilancio, visto che fino ad oggi abbiamo solo fatto consuntivi. L’ultimo bilancio approvato è quello del 2017. Come sta oggi il comune? Abbiamo dei dati interessanti. Fino ad oggi abbiamo lavorato sfruttando i numerosi finanziamenti e utilizzando poco i nostri soldi. Questo ci ha consentito di mettere da parte dei nostri soldi e paghiamo i nostri fornitori a 30 giorni, cosa che qui credo non si era mai verificata. Noi abbiamo bisogno di riacquisire credito al ministero, non parlo solo in termini economici, ma anche di immagine. Vogliamo dimostrare loro che i tempi ora sono diversi e che le cose non vanno poi così male come pensano loro”.

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