PALERMO (ITALPRESS) – Sale l’attesa a Palermo per la 397esima edizione del Festino di Santa Rosalia, che quest’anno, tra il rispetto delle normative Covid e la voglia di una ripartenza dopo un anno e mezzo di sofferenze, mira a un’organizzazione votata alla sostanza senza troppi orpelli. Non ci sarà il classico appuntamento con la processione della sera del 14, ma si tratta di un’edizione comunque ricca e carica di speranza per il futuro. Il Festino 2021 è stato presentato quest’oggi al Palazzo Arcivescovile di Palermo alla presenza, tra gli altri, del sindaco Leoluca Orlando e dell’arcivescovo Corrado Lorefice, e sono stati resi noti alcuni dettagli sull’edizione che prenderà il via già da sabato 10 luglio per poi protrarsi fino al consueto momento strettamente religioso con la celebrazione eucaristica di giorno 15. E idealmente, il termine delle attività sarà in realtà l’inizio di un cammino che porta all’altro appuntamento di celebrazione della santa protettrice della città, quello del 4 settembre, in cui ci si augura di poter effettuare la cosiddetta ‘acchianatà senza limitazioni dovute alla pandemia.
Sarà un Festino diverso dalle precedenti edizioni, a cominciare dal ruolo del carro, che non sfilerà in processione per le vie del Cassaro, ma che verrà spostato da piazza del Parlamento ai Quattro Canti, dove stazionerà, illuminato a dovere, dalla notte del 9 al 15 luglio. Scendendo nel dettaglio dei costi, si tratta di una delle edizioni più economiche: per le luminarie sono stati investiti 16.000 euro, mentre per il restauro del carro e per il suo trasporto l’esborso è stato di 24.000 euro. Il carro, infatti, era stato vandalizzato nei mesi scorsi con delle bombolette spray e usato anche come fosse un camper e la sua rimessa a nuovo è stata affidata alla VM Agency di Vincenzo Montanelli. Non possono mancare i fuochi d’artificio, che eccezionalmente per evitare assembramenti si terranno in cinque zone diverse della città. I giochi pirotecnici avranno luogo dalle postazioni di Bandita, Sant’Erasmo, Acquasanta, Mondello e Sferracavallo, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
Tra le novità, l’elicottero dell’Esercito che sorvolerà la città con al suo interno un reliquario della ‘Santuzzà e a bordo l’arcivescovo Corrado Lorefice, che ha voluto sottolineare l’importanza di questo Festino in tempo di pandemia: “E’ una festa che nel corso dei secoli non fa altro che ricordarci questa presenza che accompagna le esistenze dei palermitani, alla quale si sono legati tanti diversi molteplici destini. Noi sentiamo realmente come parte integrante della nostra città la nostra Santuzza. La sfida della pandemia ci porta a un tempo fatto di domande – ha aggiunto l’arcivescovo della diocesi palermitana – Le domande come sempre ci uniscono a cercare e condividere una città segnata da una continua prospettiva di corresponsabilità. Non ci sarà il festino consueto, non ci sarà la processione, ma Rosalia quest’anno sarà ancora più con noi consegnandoci un forte messaggio di solidarietà e speranza, quello di avere e prenderci cura”.
Si tratta dell’ultimo Festino per Leoluca Orlando come sindaco della città e il suo auspicio è quello che tutti i cittadini possano urlare il canonico “Viva Palermo e Santa Rosalia” per combattere in un’unione di intenti gli effetti drammatici del Covid: “Quella di Santa Rosalia è una festa comunque e ogni anno. La festa non vuol dire solo divertimento, ma ha anche un valore, una sua dimensione, vale a dire la libertà dalla paura – ha spiegato Orlando – Palermo riparte come città che si fa comunità: giorno 15 ci sarà l’importante incontro tra le diverse fedi religiose, un altro modo per esprimere l’anima della città che è un mosaico arcobaleno. E’ un festino in cui l’intera città, non il sindaco, deve urlare ‘viva Palermo e Santa Rosalia”.
(ITALPRESS).
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