Com’è che dice il detto? Uscire dalla porta e rientrare dalla finestra. Beh, è un po’ quello che è successo (suo malgrado) a Letizia Sardisco. Nel gioco del “potere” tra il Gruppo Il Mosaico e il sindaco Alberto Arcidiacono, l’ex vice-presidente del consiglio comunale è stata costretta a rassegnare le proprie dimissioni durante “i rapporti in freddo” tra il gruppo guidato da Roberto Gambino e Alberto Arcidiacono. Nei giorni scorsi è scoppiata la pace. E oggi Arcidiacono tende la mano di nuovo ai suoi “amici” (virgolette d’obbligo visti i precedenti) e inserisce la Sardisco nella sua squadra di assessori. Proprio al posto di Ignazio Davì, forse l’unica vittima sacrificale di tutto questo gioco politico.
Nella nota stampa congiunta inviata, Gambino sprizza felicità da tutti i pori: “Nel confronto con il sindaco – dice – sono state ribadite e individuate le priorità di programma e un percorso di ri-coinvolgimento de Il Mosaico in varie articolazioni del governo cittadino impegnandoci ad investire, nuovamente, energie e competenze a sostegno dell’Amministrazione”. Ma la sensazione è che Gambino sappia il fatto suo. E lascia penzolare sulla testa del sindaco una spada di Damocle molto grossa: quella relativa al project financing sul cimitero di piano Renda a Pioppo. Il Mosaico non lo vuole e lo hanno fatto capire in tutti i modi. E lo hanno spiegato anche al sindaco. Della serie: “Se fate il cimitero noi salutiamo di nuovo”. Insomma un rapporto che vivrà di equilibri delicatissimi e molto precari. La sensazione è che non si arriverà al termine del mandato (nostro personale giudizio). Anche se Gambino mette le mani avanti, spiegando che questo rapporto è proiettato “con chiarezza e con decisione anche alla prossima consiliatura. Un programma come quello in via di realizzazione, infatti, ha bisogno di almeno dieci anni di azione amministrativa”.
Dal canto suo Arcidiacono sembra incassare il colpo senza per ora dire una parola. Nel comunicato frasi quasi di routine: “Con Il Mosaico ci siamo messi al lavoro per verificare la possibilità di un pieno ed immediato ri-coinvolgimento del Movimento riportando, così, il mio progetto civico alla sua originaria impostazione”, spiega il primo cittadino che poi chiarisce anche i rapporti con Gambino: “Abbiamo concordato, oltre ai principali aspetti programmatici, un percorso di piena valorizzazione del suo gruppo. L’assenza del Movimento si è fatta sentire anche nella dialettica interna alla maggioranza che, anche con spirito critico ma sempre costruttivo, ci ha sempre aiutato ad approfondire e migliorare importanti atti e questioni amministrative”. Pare dunque che scoppi la pace di nuovo all’interno della maggioranza. Ma resta un nodo: quello di far digerire di nuovo l’ingresso in maggioranza de Il Mosaico. Come detto poco prima, si tratta di equilibri sottilissimi. Non tutti sono disposti a vivere sotto la costante minaccia di “dimissioni”. Vedremo. Intanto, aggiunge il sindaco, sono “tanti i punti del nostro programma che sono stati realizzati e altri sono in via di realizzazione. Così come tante sono le questioni spinose ancora aperte, a cominciare dalla situazione finanziaria, e il periodo difficile che stiamo attraversando chiama tutti alle proprie responsabilità e a dare un contributo fattivo”.
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