In questo periodo storico che vede la pandemia da Covid come una delle più grandi minacce alla salute umana, può sembrare quasi assurdo parlare dei potenziali pericoli rappresentati dalle macchie di muffa sulle pareti. Eppure questa è una delle problematiche più sottovalutate in ambito domestico, e proprio per questa ragione è la causa primaria di patologie serie e, in determinati casi, estremamente pericolose.
Che cos’è la muffa e come si origina
Quella che comunemente chiamiamo “muffa” è la manifestazione visibile della proliferazione di colonie di microrganismi fungini che tendono a formarsi naturalmente negli ambienti umidi, soprattutto dove la temperatura media si aggira tra i 14° e i 16°, e dove c’è scarso ricambio d’aria.
Queste condizioni sono ideali per lo sviluppo delle spore, che una volta attecchite sulle pareti si riproducono con estrema celerità dando vita alle macchie di muffa; queste ultime sono antiestetiche e rovinano i rivestimenti, che si tratti di carta da parati o pittura, ma non rappresentano un pericolo vero e proprio per la salute umana.
Le spore invece si, e possono rivelarsi molto pericolose. Questi microrganismi tendono a propagarsi nell’aria infatti, quindi possono essere facilmente respirati; una volta inalati, quindi, si annidano nei polmoni e si diffondono nel resto del corpo attraverso il flusso sanguigno causando diversi sintomi e malattie più o meno gravi, a partire dalle allergie fino a patologie più serie, come infezioni e tumori.
Dove attecchisce e come proteggersi
Come abbiamo accennato in precedenza, la muffa tende a formarsi negli ambienti umidi, poco esposti alla luce solare e al ricambio frequente di aria, dove la temperatura rimane a un livello tale da favorire la formazione della condensa. Di solito gli ambienti più esposti a queste condizioni sono gli scantinati e i seminterrati ma spesso e volentieri la muffa si forma anche sulle pareti di bagni e cucine, dove l’umidità dovuta alla condensa dei vapori di acqua calda tende a formarsi più facilmente.
Le macchie di muffa si formano anche nei sottotetti, sulle pareti comunicanti direttamente con l’esterno e nelle abitazioni situate in particolari contesti geografici, come gli ambienti marini e quelli lacustri. In determinate circostanze la sua formazione è talmente rapida da rendere quasi impossibile risolvere il problema in maniera definitiva, quindi è di fondamentale importanza imparare come proteggersi adeguatamente dai potenziali rischi causati dall’inalazione delle spore.
Ogni volta che bisogna recarsi in cantina oppure lavorare in un ambiente dove è presente la muffa, per esempio un garage attrezzato a laboratorio hobbistico, è buona norma fare uso di mascherine e guanti in modo da proteggere le vie respiratorie e la pelle delle mani, che sono le parti più esposte al contatto con le spore.
Nel caso in cui le chiazze di muffe comincino ad apparire nel bagno, in cucina oppure in altre stanze della casa, invece, allora bisogna intervenire per tempo in modo da rimuoverle subito ed evitare la loro successiva ricomparsa. A questo scopo è possibile ricorrere sia a dei prodotti specifici, come per esempio la pittura antimuffa, sia a dei metodi casalinghi.
I prodotti antimuffa e i rimedi naturali
Sotto la definizione di pittura antimuffa sono raggruppati diversi tipi di prodotti, a partire dalle pitture con elevato grado di traspirabilità fino a quelle che contengono agenti biocidi specifici per uccidere le spore fungine. Il tipo di prodotto da acquistare, quindi, varia in funzione della gravità del problema, anche perché il costo tende ad aumentare per quelle pitture o sostanze che hanno proprietà sanificanti.
Nelle case di nuova costruzione è possibile prevenire la formazione di muffa negli ambienti dove tende tradizionalmente a formarsi, quindi soprattutto bagni e cucine, dipingendo le pareti con pitture traspiranti. Se le macchie sono già presenti e abbastanza estese, invece, bisogna ricorrere per forza ai cosiddetti “cicli di sanificazione” ovvero dei kit con diversi prodotti finalizzati a rimuovere le macchie e prevenire la loro ricomparsa disinfettando le superfici interessate.
Se le macchie di muffa sono localizzate in piccole aree, oppure tendono a formarsi su scarpe, vestiti, mobili o altri oggetti, allora è possibile fare ricorso a dei metodi “naturali” al posto dei prodotti chimici più costosi. Uno dei rimedi casalinghi più diffusi per rimuovere la muffa, per esempio, è il lavaggio mediante una soluzione di aceto di vino e acqua, ma all’occorrenza vanno bene anche soluzioni di acqua e bicarbonato oppure di acqua e succo di limone.
Diluendo mezza tazza di aceto di vino bianco in una tazza di acqua, e aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato di sodio e qualche goccia di olio essenziale di limone, per esempio, è possibile ottenere un ottimo antimuffa naturale che oltre a rimuovere le macchie esistenti è in grado di prevenire anche la loro ricomparsa.