“In questi tre anni ho sempre cercato in tutti i modi di garantire che in Rai fosse assicurata pluralità di voci e di opinioni perchè ritengo sia il principale obiettivo della mission di Servizio pubblico. Lo testimonia la nostra programmazione tutti i giorni su tutti i canali televisivi, in radio e su RaiPlay – prosegue -. Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun “sistema” e se qualcuno, parlando in modo non appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso. Su questo assicuro che sarà fatta luce con gli organizzatori del Concerto, che la Rai acquista e manda in onda fin dalla sua prima edizione, per capire come sia stato possibile soltanto ipotizzare un’aberrazione del genere e se esistano delle responsabilità aziendali. Ringrazio profondamente tutti gli artisti che ieri si sono esibiti con performance straordinarie studiate appositamente per la Festa del lavoro, che danno lustro al Servizio Pubblico e ci hanno mostrato in modo evidente quanto l’arte sia fondamentale per la rinascita del Paese”.
(ITALPRESS).