In merito alla conferma del coprifuoco alle 22 “c’è qualcosa che non capisco… Sembra una decisione presa dai tecnici più che dai politici. Senza una sintesi…”. “Una cosa è certa: Dal punto di vista tecnico, più si chiude meglio è. Se restiamo serrati in casa, difficilmente ci contageremo. E’ come con le strisce pedonali: se le togli, non avrai più gli investiti sulle strisce. Ma non abbiamo bisogno dei tecnici per sentircelo dire”.
“Nessuno – dice Zaia – vuole negare l’evidenza. I contagi, che peraltro in Veneto in questo momento arretrano, sono un fatto. Soltanto, ci saremmo aspettati un nuovo corso, quello della convivenza con il virus”. “E’ innegabile – prosegue – che le strade siano piene, le attività produttive operative e le scuole aperte. Senza contare che, a differenza di un anno fa, abbiamo protocolli di cura, una diagnostica migliorata, gli anticorpi monoclonali e le vaccinazioni. Eppure, a qualcuno si dice no, tu no. Ed è inspiegabile”.
(ITALPRESS).