Il giornalista di Telejato Pino Maniaci è stato assolto dall’accusa di estorsione e condannato a un anno e cinque mesi per diffamazione. La sentenza è stata emessa poco fa dal giudice monocratico del tribunale di Palermo. Una decisione arrivata dopo oltre sei ore di camera di consiglio. Al termine della requisitoria il sostituto procuratore Amelia Luise aveva chiesto per il giornalista dell’emittente partinicese la condanna a undici anni e mezzo di carcere. Il processo è stato celebrato davanti al giudice monocratico Mauro Terranova.
Maniaci, attraverso i suoi difensori, gli avvocati Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino, ha sempre respinto ogni accusa. Secondo la Procura, il giornalista di Telejato avrebbe chiesto delle somme di denaro ai sindaci dei Comuni di Partinico e Borgetto, rispettivamente Salvo Lo Biundo e Gioacchino De Luca, in cambio di una linea più “morbida” della sua emittente. E sempre secondo l’accusa avrebbe imposto a un assessore di Borgetto, Gioacchino Polizzi, l’acquisto di duemila magliette col logo della sua emittente. Nel corso dell’arringa difensiva l’avvocato Antonio Ingroia aveva puntato il dito contro il sistema che “impunemente macchia la vita e l’onore di una persona”. L’avvocato Antonio Ingroia aveva detto al giudice: “La procura ha letto in modo capovolto questa vicenda. Pino Maniaci ha resistito alla corruzione: andava per la sua strada e si è cercato di punirlo. C’è stata una manipolazione del video in cui viene ripreso. Tutta un’operazione per salvare il soldato Saguto. Perché la Saguto andava sempre in caserma e si informava di questa inchiesta?”. Adesso l’assoluzione per l’estorsione.