I carabinieri della Compagnia Palermo San Lorenzo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale su richiesta della Procura, nei confronti di sette persone accusate, a vario titolo, di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, svolta tra marzo e giugno dello scorso anno nel pieno della crisi pandemica, ha permesso di scoprire un deposito di armi e munizioni nei pressi di una villetta vicino Fondo Gallo, nel quartiere Cep. L’immobile veniva usato dai proprietari, marito, moglie e due dei loro tre figli, come sito di stoccaggio in cui nascondere armi comuni da sparo e clandestine, che poi venivano cedute ad altri soggetti.
Durante l’attività di indagine sono state arrestate in flagranza sei persone e recuperate cinque armi di diverso calibro, tra cui un fucile semiautomatico Beretta CX4 Storm, una pistola clandestina e una rubata, tutte pienamente funzionanti e pronte all’uso, oltre a un cospicuo numero di munizioni. “Il gruppo – spiegano gli investigatori dell’Arma – traeva sostentamento anche dal traffico di droga, come testimoniato dal sequestro di un’intera piantagione di marijuana, coltivata mediante allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica e realizzata dentro un vero e proprio bunker ricavato nelle adiacenze di una porcilaia”. Trovato anche un macello abusivo in cui venivano illegalmente abbattuti e lavorati numerosi suini, con il successivo sequestro di più di un quintale di carne sistemata in una cella frigorifera.
Un commento a “Deposito con armi e droga al Cep: in sette finiscono in carcere”
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