Palermo

Presentata la nuova interfaccia del porto di Palermo: progetto da 35 milioni

Ricucire la ferita tra porto e città di Palermo realizzando una nuova interfaccia con passerelle, spazi e verde che possa fare da cerniera tra la città e la sua infrastruttura. Opera da 35 milioni di euro chiamata “Interfaccia” e presentata oggi nel corso di un webinar organizzato dall’Autorità portuale della Sicilia occidentale guidata da Pasqualino Monti. Il concorso di idee è stato bandito nel 2018 e vinto dallo Studio “Valle 3.0”.

I principali elementi progettuali che caratterizzano l’intervento sono: nuovi spazi e immobili polifunzionali completi di servizi per migliorare l’accoglienza per passeggeri e camionisti, sia delle condizioni di lavori degli operatori portuali; sovrappassi e passerelle di collegamento con le stazioni di imbarco passeggeri, finalizzati a evitare le commistioni tra traffico gommato e passeggeri; nuove aree di parcheggio capaci di dare accoglienza e riparo a un numero significativo di veicoli pesanti e autovetture in attesa dell’imbarco (liberando la zona di via Crispi dove attualmente attendono con pesanti refluenze sul traffico cittadino); sistemi di controllo e varchi mirati a elevare il livello di sicurezza. Aree verdi per migliorare la vivibilità e fruibilità degli spazi urbani e portuali. Il progetto, elaborato coerentemente alle previsioni del Piano regolatore portuale e secondo le indicazioni fornite dal Piano integrato di Trasformazione portuale, si sviluppa longitudinalmente per circa 400 metri lungo la via Crispi, su una superficie di circa 52.000 metri quadrati compresa tra il molo Santa Lucia e il Molo Vittorio Veneto.

“Si tratta di un progetto che non sarà eclatante – ha detto Emanuela Valle, architetto dello studio presentando il progetto – che servirà a ricucire la città con il suo porto, rifunzionalizzando le funzioni del porto e della città che si affaccia sul porto”. Il progetto prevede delle passerelle e dei passaggi a diversi livelli in base alle funzioni se rivolte alla città o al porto. Altro obiettivo migliorare “l’ultimo miglio” ovvero quella zona mista tra porto e città che oggi è nettamente separata.

“Il progetto crea per la comunità un miglioramento dei tempi di attesa da e per il porto, del decoro urbano e della qualità della vita; una riduzione dei tempi di attesa all’imbarco e allo sbarco e della congestione prodotta dalle attività portuali e dalle interferenze con il traffico cittadino, e una riorganizzazione funzionale degli spazi”, ha spiegato il presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Pasqualino Monti.

“Desidero esprimere grande apprezzamento per l’Autorità di sistema portuale, che ha ancora una volta manifestato l’attenzione alla corretta interlocuzione istituzionale con le realtà locali e, in questo caso, con i quattro Comuni di Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese per l’importante provvedimento del Piano strategico – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -. Su questo fondamentale atto di programmazione, tutti e quattro i comuni stanno definendo accuratamente l’istruttoria tecnica e non hanno ancora fatto pervenire all’Autorità del sistema portuale la posizione definitiva delle rispettive amministrazioni. L’Autorità portuale ha ritenuto, proprio in considerazione della complessità dell’attività istruttoria e del particolare momento pandemico che vivono gli uffici dei Comuni, di rinviare l’approvazione del documento, a conferma di uno spirito di collaborazione forte e con importanti risultati nell’interesse delle città e dell’intera Sicilia occidentale”.

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