“Si doveva partire dai più anziani e dai più fragili, invece si è proceduto con altri criteri. Leggo che è stato vaccinato Andrea Scanzi, giornalista di 46 anni…”, ha spiegato Meloni, che ha aggiunto: “Si doveva spingere anche sulla vaccinazione domiciliare per gli anziani”.
Il leader di Fdi ha parlato anche dell’Unione Europea: “Se esiste e chiede quello che chiede, su alcune cose dovrebbe mostrarsi utile. Quello dei vaccini era uno di questi temi, ma purtroppo abbiamo visto lentezza, incapacità e la vergogna di contratti segreti con le case farmaceutiche in cui l’impegno che prendevano era fare il ‘loro megliò. L’Unione Europea si è mostrata incapace nel migliore dei casi e nel peggiore sottomessa alle case farmaceutiche”. “E’ stata la più grande sconfitta dell’Europa dai trattati del ’57”, ha aggiunto.
E sul fronte delle norme anti-Covid “servono cose sensate. Tutti siamo disposti a fare sacrifici, ma mi devono spiegare perchè chiudiamo ristoranti e palestre, ma poi i mezzi pubblici sono stipati di gente”, ha spiegato Meloni, per la quale “se il distanziamento è uno strumento non si può dire che i mezzi pubblici non sono veicoli di contagio”, ha aggiunto. Per il presidente di Fdi “sono state prese decisioni facili, ma non è detto che siano state la scelta giusta. Dopo un anno siamo ancora al lockdown, vuol dire che le cose non sono andate come speravamo”.
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