Beni per circa 500 mila euro sono stati sequestrati a Nicolò Giustiniani, 40 anni, accusato di aver organizzato e gestito, per conto di Cosa Nostra, lo spaccio di stupefacenti nel quartiere Brancaccio di Palermo. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, ha riguardato una villa nel Comune di Ficarazzi e alcuni rapporti bancari. Giustiniani avrebbe anche messo a disposizione un proprio immobile e i suoi mezzi di trasporto per consentire ai vertici del mandamento di riunirsi e organizzare l’attività illecita della cosca.
La “sua pericolosità sociale – sottolineano gli investigatori – è emersa dalle recenti attività di indagine della Squadra Mobile di Palermo nell’ambito delle operazioni Maredolce 2 e Sperone. Le indagini, condotte dalla Divisione Anticrimine, hanno consentito di accertare “una sproporzione economica tra gli acquisti mobiliari ed immobiliari effettuati ed i redditi percepiti a conferma dell’utilizzo di risorse finanziarie di natura illecita”. Anche l’acquisto e la ristrutturazione della villa, oggetto del sequestro, sarebbero incompatibili con i redditi dichiarati da Giustiniani.