Chiede il pizzo a un imprenditore ma la vittima denuncia e lo fa arrestare. Con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso i finanzieri del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Palermo, coordinati dalla locale Dda, hanno arrestato in flagranza un uomo. L’esattore del racket aveva avvicinato un imprenditore che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione d’interni in un cantiere nel quartiere della Vucciria e gli aveva manifestato la necessità di “mettersi a posto”, versando 300 euro.
Sulla base di quanto ricostruito dagli investigatori, nei giorni scorsi la vittima ha subìto alcuni furti di attrezzature a opera di ignoti, man mano che le richieste estorsive diventavano sempre più esplicite. Le pressioni subite hanno spinto l’imprenditore a rivolgersi a un’associazione antiracket e, anche grazie al supporto di quest’ultima, ha trovato il coraggio di denunciare alla Guardia di Finanza quanto stava accadendo. Giovedì scorso l’imprenditore ha raggiunto il luogo dell’incontro concordato, ma stavolta sono intervenuti i finanzieri, che hanno arrestato in flagranza l’indagato, che aveva con sé i 300 euro appena ricevuti per la “messa a posto”.